Degradazione
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Degradazione. E’ una delle pene, previste dai codici penali militari che rendono il condannato indegno di appartenere alla forza armata.
La degradazione è considerata una pena accessoria e di produce:
- l’incapacità assoluta a servire nell’arma sotto qualsiasi titolo e di coprire qualsiasi pubblico impiego;
- La perdita delle decorazioni, delle pensioni e del diritto alle medesime per i servizi antecedentemente prestati.
Essa si ha sempre come pronunciata colla sentenza che impone la pena principale cui va unita.
All’esecuzione della degradazione assiste un reparto armato di ogni corpo. A tali funzioni la bandiera non interviene mai, né musiche o fanfare suonano.
Un militare designato toglie al condannato il berretto, giubba buttandoli per terra. Così spogliato e a capo scoperto il condannato è condotto agli agenti per il proseguimento delle pene previste. Se i condannati sono più di uno, si fa una sola funzione, ma sono tutti indicati nominativamente dal comandante delle truppe. Se la degradazione è pena accessoria della fucilazione, essa ha luogo nell’interno del carcere senz’altra formalità che di togliere al condannato la divisa militare, prima di condurlo sul luogo dell’esecuzione.
I Romani chiamavano la degradazione ignominiosa missino.
Nell’antica cavalleria un cavaliere veniva degradato in forma pubblica. Sopra un palco appositamente eretto lo si spogliava delle armi, le quali venivano infrante e calpestate e il suo scudo era inchiodato rovesciato a un palo. Calato dal palco il condannato, coperto da un drappo mortuario, era trasportato in chiesa, dove si recitavano per lui le preghiere dei morti, quindi era cacciato ignominiosamente dalla chiesa.
[modifica] Bibliografia
- Eva Cantarella. I supplizi capitali in Grecia e a Roma. Origini e funzioni della pena di morte nell’antichità classica. 1991, Rizzoli, Bologna;
- Carlo Verri. Le leggi penali militari dall’impero Bizantino nell’alto medioevo. 1977, In: Rassegna giustizia militare, Roma;
- Carlo Verri. Le Regole della disciplina militare in italia nell’epoca moderna e contemporanea. 1977, In: Rassegna giustizia militare, Roma;