Diuretici
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Diuretici sono tutti i farmaci che determinano un aumento della diuresi, cioè della produzione di urina.
Vengono utilizzati in caso di edemi declivi, ipertensione, insufficienza cardiaca e altro.
Una leggera diuresi può essere ottenuta con misure dietetiche. Il trattamento non può prescindere da una dieta povera di NaCl.
Nella fase di regressione degli edemi bisogna seguire attentamente la perdita di peso, che non deve superare il kilo al giorno, e occorre assicurare una profilassi alla trombosi.
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[modifica] Famiglie farmacologiche
Appartengono a diverse classi.
[modifica] Tiazidici e analoghi
Determinano un'eliminazione idrosalina (per questo i francesi li chiamano saluretiques).
Bloccano il trasporto di NaCl nel tubulo contorno distale del rene, cosa che permette di eliminare il 15% di sodio filtrato dal glomerulo. Agiscono anche per una filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min.
Comportano anche una perdita di potassio.
Le sostanze di questa famiglia si differenziano per la loro durata d'azione, dalle 12-24h dell'idroclorotiazide alle 48h del clortalidone.
[modifica] Diuretici dell'ansa
Bloccano la pompa Na+/K+/2Cl- nel ramo ascendente dell'ansa di Henle, cosa che permette di eliminare il 40% del sodio filtrato a livello glomerulare.
La furosemide è attiva anche per filtrati inferiori a 5 ml/min.
Nel corso di un trattamento con diuretici dell'ansa, la loro attività si può ridurre a causa dell'aumento compensatorio del riassorbimento nei tubuli distali. Altre cause di resistenza a tali diuretici sono l'iponatriemia o l'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei. Se esiste una resistenza, piuttosto che aumentare la dose del diuretico dell'ansa, è meglio associare un tiazidico: questo permette un blocco sequenziale nel nefrone, che permette la ripresa della diuresi.
A tal proposito è opportuno sorvegliare la potassiemia e la magnesiemia e, nel caso, aumentare l'introito di tali sali.
Tutti i diuretici dell'ansa hanno una durata relativamente corta.
[modifica] Risparmiatori di potassio
Bloccano il riassorbimento di sodio e la secrezione di potassio, fatto, quest'ultimo, che risulta essere un importante effetto indesiderato delle due precedenti classi di diuretici.
I risparmiatori di potassio hanno un effetto diuretico moderato e per tal motivo non sono usati in monoterapia, ma vengono associati a tiazidici.
Sono controindicati con gli inibitori dell'ACE per il pericolo di un'iperkaliemia.
Si distinguono
- Antagonisti dell'aldosterone, come lo spironolattone
- Risparmiatori indipendenti dall'aldosterone: amiloride, triamterene
Il canreonato di potassio ha dimostrato effetti carcinogeni in esperimenti animali. Tale molecola è un metabolita dello spironolattone, che non ha alcun effetto cancerogeno.
Lo spironolattone, in associazione alla triterapia (iACE, diuretici, digitalici) diminuisce la mortalità dell'insufficienza cardiaca agli stadi NYHA III e IV.