Ducunt volentem fata, nolentem trahunt
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Ducunt volentem fata, nolentem trahunt (lett. "Il fato guida chi vuole lasciarsi guidare e trascina chi non vuole") è una frase latina tratta dalle Epistole a Lucilio (107, 11, 5) di Seneca.
Dopo aver esortato il suo amico Lucilio all'accettazione di tutto ciò che proviene dalla divinità, nella consapevolezza che è la divinità a dirigere e a governare il mondo (secondo i precetti etici dello stoicismo), Seneca, stando a quanto egli stesso afferma, traduce dei versi del filosofo stoico Cleante, che esemplificano tale morale di conformità alla ragione divina.
Il quinto e ultimo di tali versi ("Ducunt... trahunt", appunto), dal momento che manca di una corrispondente attestazione in greco, divide la critica, incerta se attribuirlo a Cleante o a Seneca stesso.
Al giorno d'oggi, tale frase viene utilizzata con tono ironico o sarcastico per evidenziare l'inutilità di un'opposizione ad una decisione presa dall'alto.