Duomo di Sansepolcro
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La Cattedrale di San Giovanni Evangelista è il Duomo di Sansepolcro.
L'attuale cattedrale, un tempo chiesa abbaziale, sorge approssimativamente sul luogo ove nel X secolo fu fondato il primo monastero benedettino. Tra il 1012 e il 1049 si costruì la chiesa, dedicandola inizialmente al Santo Sepolcro, le cui reliquie, secondo la tradizione, furono portate dalla Terrasanta dai due pellegrini Egidio e Arcano.
L'abbazia, che nel 1106 risulta far parte della congregazione camaldolese, fu ricostruita nel tardo Duecento. Ancora oggi la chiesa conserva, eccetto che nella parte absidale, la struttura e la forma duecentesca con la pianta basilicale a tre navate. L'edificio denuncia caratteri ancora romanici nella foggia degli archi a tutto sesto, nei capitelli depressi (ma anche dalla plastica vigorosa) e nelle proporzioni generali.
Aperture alla nuova corrente gotica sono più avvertibili nella facciata, soprattutto nel portale centrale strombato e sormontato da una cuspide triangolare e più ancora nella finestra circolare soprastante, mentre il rosone è opera di ripristino. Mai terminato fu il progettato prolungamento della chiesa con un'abside poligonale gotica, interrotto nella navata destra dalla robusta torre campanaria costruita secondo un modello di ispirazione umbra.
L'interno è a tre navate su colonne di cui quella mediana con soffitto a capriate e le due minori a volta. All'inizio della navata destra, Madonna con Bambino (1385), affresco di scuola romagnola; al primo altare a destra, Incredulità di San Tommaso di Santi di Tito (1576-77); segue l’affresco raffigurante la Crocifissione di Bartolomeo della Gatta (1486); al secondo altare a destra, Adorazione dei pastori di Durante Alberti. Sull'altar maggiore è collocato il polittico della Resurrezione, opera senese del XIV secolo attribuita a Francesco di Segna. Particolare interesse riveste il cosiddetto Volto Santo, conservato nella cappella sinistra del presbiterio, crocifisso ligneo forse di età carolingia, con policromia del XII secolo, di provenienza orientale, oggetto di particolare venerazione.