Duomo di Urbino
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Il Duomo di Urbino è la chiesa principale della città.
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[modifica] Storia
Fondata nel 1021, in sostituzione di una precedente chiesa fuori le mura, la cattedrale urbinate aveva una pianta originariamente ruotata di 90° rispetto a quella attuale, ed era di dimensioni assai minori. Ricostruito nel XV secolo su istanza di Federico da Montefeltro, il duomo di Urbino fu edificato secondo un progetto semplicissimo e spoglio, a tre navate su bianchi piloni, secondo un progetto attribuito al senese Francesco di Giorgio Martini che in quegli anni era architetto di fiducia del duca. L'edificio fu terminato nel 1604.
Questa singolare opera del Rinascimento andò perduta con il terremoto del 1789, che costrinse gli urbinati a ricostruire la loro cattedrale affidando il progetto all'architetto romano Giuseppe Valadier, che concluse l'edificio nel 1801. La facciata è opera di Camillo Morigia.
Il raffinato interno, opera del Valadier, è un bell'esempio di stile neoclassico: a croce latina, con tre bianche navate coperte da volta a botte, è coronato, all'incrocio del transetto, da una maestosa cupola cassettonata.
Tra le opere d'arte si segnalano due tele (il San Sebastiano nella navata destra, 1557, e la bellissima Ultima Cena nella cappella del Sacramento, 1603-1608) di Federico Barocci, un'Assunta di Carlo Maratta (1707 circa) e la Natività della Vergine di Carlo Cignani (1708).
Nei pennacchi della cupola, i tondi con gli Evangelisti, sono opere di artisti di scuola romana del XVIII secolo (tra cui Domenico Corvi e Giuseppe Cades). La pala dell'altar maggiore, che troneggia nell'abside, con la Madonna tra i santi protettori di Urbino, è di Cristoforo Unterperger.
[modifica] Galleria
[modifica] Bibliografia
- F. Negroni, Il Duomo di Urbino, Urbino 1993
[modifica] Voci correlate
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