Eiaculazione precoce
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L'eiaculazione precoce è considerata il disturbo sessuale maschile più diffuso(alcune stime parlano di circa 4 milioni di italiani che ne sono affetti). Tuttavia non si è ancora giunti ad una sua univoca definizione, essendosi susseguite negli anni numerose ipotesi basate alternativamente sulla durata del rapporto sessuale, sul numero di spinte coitali, sulla percezione di controllo sull'[eiaculazione], sulla soddisfazione della partner e la sua possibilità di raggiungere l'orgasmo. Recentemente secondo i principi dell'[Evidence Based Medicine] è stato proposto un modello interpretativo focalizzato sul tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT). Il modello più accreditato è attualmente quello multifattoriale che considera l'interazione tra fattori biologici, psicologici e relazionali con particolare attenzione alla coppia. Il trattamento elettivo è quello psicosessuologico che consente lo sviluppo di una maggiore competenza nel gestire i tempi dell'orgasmo. I trattamenti medici non offrono invece una soluzione definitiva e prevedono attualmente l'utilizzo di anestetici locali o l'assunzione di psicofarmaci (in particolare SSRI ) che hanno, tra gli effetti collaterali, quello di ritardare l'orgasmo.