Enrico Gabrielli
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Enrico Gabrielli (Roma, 1956) è un avvocato e professore universitario italiano. Professore ordinario di Diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dopo essere stato professore ordinario della stessa materia nell’Università di Urbino, è avvocato di successo, come risulta dalle sentenze che lo vedono difensore (soprattutto in Cassazione) e che sono pubblicate sulle riviste di giurisprudenza.
Egli stesso, in un simpatico e polemico scritto sulla Rivista dei notai del 2001, si definisce fra i “Soloni avvocati”.
Ha scritto contributi importanti nella materia del diritto civile, quali La consegna di cosa diversa, Napoli, 1987; Alea e rischio nel contratto, Napoli, 1997; Studi sui contratti, Torino, 2000; L’oggetto del contratto, Milano, 2001; e tanti altri scritti.
La sua opera più famosa però è Il pegno “anomalo”, Padova, 1990 (poi seguito da; Sulle garanzie rotative, Napoli, 1998, e da Il pegno, in Trattato di diritto civile, dir. da Sacco, Torino, 2005). Quel libro (che ha avuto numerosissime recensioni in Italia e all’estero) è da tutti considerato un contributo di fondamentale importanza per lo studio sia dei diritti reali e dei diritti reali di garanzia, sia più in generale delle garanzie del credito. In quel lavoro scientifico Gabrielli, oltre ad aver ricostruito e modernizzato tutto il sistema delle garanzie mobiliari del credito, ha in particolare costruito la figura del “pegno rotativo”, che grazie alle sue idee si è affermata ed è stata subito accolta dalla giurisprudenza nelle sentenze della Corte Suprema di Cassazione, ed il legislatore l’ha usata nelle più recenti leggi sia italiane, sia comunitarie in materia di garanzie del credito e di garanzie finanziarie (come nella direttiva europea sullo stesso argomento).
Gabrielli dirige inoltre riviste (Rivista di diritto privato) e importanti opere scientifiche, come il Trattato dei contratti, UTET, insieme a Pietro Rescigno, che è il suo maestro nell’università, e come il Trattato di diritto dell’economia, Cedam, Padova, che dirige insieme ad Eugenio Picozza.
[modifica] Curiosità
È uno dei pochi professori universitari ad essere anche maestro di sci.