Equante
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Metodo simile a quello dell’eccentrico, introdotto da Tolomeo per giustificare i moti dei pianeti. L’equante è un ipotetico punto spostato rispetto al centro della Terra: il Sole ruotando attorno alla Terra (secondo il sistema Tolemaico), mantiene costante la sua velocità angolare rispetto l’equante.
[modifica] Storia
L'equante permetteva di mantenere ancora in vita l'impostazione dell'universo geocentrico immaginata da Eudosso prima e Aristotele poi. Secondo le idee del tempo i corpi celesti dovevano compiere orbite circolari che in realtà mal si conciliavano con l'osservazione pratica. Il sistema geocentrico infatti soffriva sia di errori sistematici tra calcoli e osservazione, sia della mancata spiegazione della variazione di luminosità dei pianeti, imputabile esclusivamente alla variazione di distanza dalla Terra.
Per ovviare a questi problemi Tolomeo indrodusse l'equante con cui si rendeva più "simile" l'orbita circolare a quella ellittica introdotta poi da Keplero. Con l'equante non solo si limitavano gli errori di calcolo, si spiegavano le variazioni di luminosità dei pianeti ma soprattutto si riusciva a prevedere meglio il moto apparente nel cielo a forma di cappio (tipico dei pianeti).