Festa (liturgia)
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Nella liturgia della Chiesa cattolica si usa il termine Festa per indicare quelle celebrazioni dei misteri della vita di Cristo o dei santi che hanno importanza liturgica media.
Hanno il grado di festa le celebrazioni del Signore di minore importanza, le celebrazioni degli apostoli e degli evangelisti, alcune celebrazioni della Beata Vergine Maria, la Dedicazione della Basilica Lateranense, le celebrazioni dei patroni d'Italia nel territorio nazionale ed altre celebrazioni di santi.
Le feste hanno la precedenza sulle memorie, mentre sono sorpassate dalle solennità e dalle domeniche, eccezion fatta per le feste del Signore. Si celebrano quindi solo se non cade quello stesso giorno una celebrazione di importanza maggiore. All'uopo il Messale e i libri della Liturgia delle ore riportano all'inizio una tabella in cui si determina l'importanza relativa delle varie celebrazioni dell'anno liturgico, e la loro reciproca precedenza.
[modifica] La celebrazione eucaristica nelle feste
Nei giorni in cui cada una festa, nella celebrazione eucaristica si usano le orazioni liturgiche proprie della celebrazione. Si recita o canta il Gloria.
La liturgia della parola è quella della festa: si legge una prima lettura con il suo salmo e il Vangelo. Però nel caso di una festa del Signore che cade in domenica si legge anche la seconda lettura.
[modifica] La liturgia delle ore nelle feste
La liturgia delle ore si prende integralmente dal proprio dei santi, o in assenza di parti proprie, dal relativo comune. Prima dell'orazione finale dell'Ufficio delle letture si recita o canta il Te Deum.