Fioretto
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Il fioretto è una delle tre armi della scherma. È un'arma accademica (nata cioè per l'insegnamento della scherma); si compone di due parti, la lama e la guardia. La lama è solitamente lunga 90 cm. (è possibile anche che sia lungo 85 cm. per i bambini, e si trovano in commercio anche lame da 88) ed è divisa in gradi: forte, medio e debole e termina con un bottone. È una specialità olimpica.
La guardia può avere diverse impugnature: italiana, francese, anatomica, la differenza tra i vari tipi di impugnatura e data dal diverso modo di inserire la mano su esse ed imprime allo schermitore un diverso stile di combattimento. L'impugnatura italiana ha la coccia, il cuscinetto, il ricasso, gli archetti di unione, il manico ed il pomolo, invece l'impugnatura francese ha il manico diritto leggermente incurvato verso l'esterno della guardia dello schermitore.
Ad oggi l'impugnatura italiana non è più utilizzata ed è stata quasi completamente sostituita da quella anatomica (ideata da un Maestro di Vercelli: Francesco Visconti) e, talvolta (soprattutto oltr'alpe), da quella francese. Il bersaglio del fioretto è costituito da un giubbetto elettrico che ricopre tutta la zona del tronco, ovvero torace, addome, fianchi e schiena; tutte le altre zone del corpo sono coperte da una semplice corazzetta bianca in tessuto elastico e costituiscono bersaglio non valido. Questa limitazione del bersaglio è retaggio dell'orgine della scherma di Fioretto. Difatti, nascendo il fioretto come arma di addestramento, l'allievo era impratichito a colpire le parti vitali del proprio avversario. Il giubbetto elettrico e il fioretto sono collegati tramite un cavo detto "passante" che viene infilato all'interno della divisa dello schermitore, a un apparecchio che segnala con un suono e luci di diverso colore quando la punta del fioretto tocca l'avversario. A seconda del colore della luce l'arbitro può stabilire se lo schermitore ha toccato l'avversario in bersaglio valido o non valido.
Il Fioretto, assieme alla Sciabola, è definito "arma convenzionale", ovvero è un'arma disciplinata da un regolamento per l'assegnazione della stoccata. Per avere assegnata la stoccata, o botta in gergo schermistico, l'atleta deve non solo colpire un bersaglio valido, ma farlo cominciando l'attacco prima del suo avversario. Chi è in difesa, o non ha la priorità dell'attacco, per mettere a segno una stoccata valida dovrà prima parare l'attacco dell'avversario e rispondere con una botta o mandarlo a vuoto facendo pressione verso l'esterno. Quest'arma ha dato grandi soddisfazioni alla nazionale italiana: tra i più grandi fiorettisti di tutti i tempi molti sono italiani e tra questi spiccano: Mauro Numa, Stefano Cerioni, Andrea Borella, Simone Vanni, Salvatore Sanzo e Massimo Cavaliere tra i maschi; Antonella Ragno, Dorina Vaccaroni, Giovanna Trillini e Valentina Vezzali tra le ragazze. Tra i campioni di tutti i tempi vale la pena citare il livornese Nedo Nadi e il milanese Edoardo Mangiarotti che detiene il record nazionale di medaglie vinte alle Olimpiadi, ben 9.