Fontestesie
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Fontestesie è un progetto che nasce e si sviluppa dalla tesi di laurea di Michele Cecchini discussa presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano.
Il progetto si inserisce in una ricerca di frontiera senza passato creando un ponte tra il mondo della sinestesia e quello della tipografia, tracciando terreno fertile per un nuovo scenario tipografico mai analizzato fino ad ora, che prende in considerazione la sensorialità del carattere tipografico. Sulla base dei termini font (carattere tipografico) e àisthesis (sensazione, percezione) il neologismo fontestesie dichiara che nella lettura di un carattere tipografico non entra in gioco solo la percezione visiva, ma tutti i sensi guidati da connessioni multisensoriali.
Così come esistono caratteri tipografici più leggibili che illeggibili, più pesanti che leggeri, allo stesso modo esisterebbero caratteri più maschili che femminili, più caldi che freddi, ma anche più sonori o più olfattivi di altri. È il mondo della sinestesia (percezione della stessa sensazione attraverso sensi diversi), delle sensazioni e delle percezioni sensoriali che anche il carattere tipografico allusivamente trasmette al lettore.
L’obiettivo di questo progetto è fornire degli strumenti di tipo analitico per esaminare la comunicazione sottostante il carattere tipografico e di tipo sintetico nel caso un professionista debba scegliere un carattere tipografico o progettarne uno, per avere la consapevolezza di sapere quali sono le conseguenze nella percezione sensoriale.
Il progetto studia le interferenze morfologiche, ottiche, culturali e storiche del carattere tipografico in relazione alle percezioni multisensoriali che vengono suscitate direttamente o indirettamente al lettore.
Fontestesie traccia le linee guida di un nuovo scenario grafico e sinestetico mai considerato fino ad ora, sostenendo che in un carattere tipografico si possono percepire inconsciamente anche odori, sapori, temperature, suoni e materiali.
Un pratico esempio delle proprietà sinestetiche e sensoriali dei caratteri tipografici è individuabile nelle insegne dei negozi dove vengono scelti e utilizzati caratteri in relazione alle proprietà del prodotto o del servizio venduto. Nel caso dei panifici italiani è ad esempio individuabile un pattern tipografico calligrafico sicuramente in relazione alle proprietà culturali, emotive e sensoriali del pane italiano, tipiche di un prodotto artigianale, dall'odore delicato e morbido. Se le proprietà tattili e sensoriali del pane cambiano, come quelle del pane norvegese croccante e speziato, variano i caratteri utilizzati per le insegne: più robusti e massicci rispetto ai calligrafici italiani.
Per raccogliere le percezioni sensoriali e per ottenere un riscontro sulla sensorialità dei caratteri tipografici, è stato progettato un questionario tipografico sinestetico (messo online all’indirizzo www.fontestesie.it) sulla terna di caratteri tipografici Bodoni Jenson e Gill. In un mese sono stati raccolte le compilazionie ha raccolto in un mese la compilazione d 408 utenti.