Fotografia d'arte
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Possiamo parlare di fotografia d’arte come parliamo di pittura e di scultura. L’immagine fotografica è considerata da gran parte dei critici al pari delle discipline pittoriche. Negli ultimi anni le quotazioni dei maestri internazionali, come quelle degli artisti emergenti sono andate alle stelle. Il panorama si è allargato ed è stato rivoluzionato dall’avvento del digitale che ha moltiplicato in maniera esponenziale le possibilità di ogni artista.
L’oggetto trova una sua dignità, specialmente quando si tratta di un’opera prodotta in tiratura limitata numerata, firmata e certificata. Le Polaroid sono molto ambite, perché garantiscono l’unicità del prodotto, mantenendo prezzi contenuti.
Il vero collezionista dovrebbe verosimilmente affiancare alle tele degli artisti favoriti, anche stampe di autori più o meno famosi.
Il costo dell’opera d’arte tiene anche in considerazione della tecnica di stampa: pari dignità viene data a una stampa su alluminio come ad una stampa ink-jet. In edicola si moltiplicano le riviste dedicate all’arte fotografica. Sul web, sono ormai migliaia i fotografi che espongono le loro gallerie virtuali. L’autorevole rivista Arte ha dedicato un numero speciale (quello di agosto 2005) alla fotografia per celebrarne il secolo. Ne è uscito un ritratto molto promettente che apre buone prospettive per la dignità di questa forma d’arte che, in passato, difficilmente è stata considerata tale.
Nel periodo compreso tra le due grandi guerre, grazie ai processi tecnici nel campo della fotografia, fu possibile scattare delle prime istantanee e realizzare i primi reportages: fotografi professionisti documentavano la realtà attraverso le immagini che venivano diffuse ai giornali. I fotografi di allora si possono quindi paragonare ai veristi, che narravano i fatti senza inserirvi impressioni personali.