Fragipan
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Un fragipan (dal lat. fragilis, friabile) è un orizzonte sottosuperficiale alterato, di spessore maggiore di 15 cm, che manifesta le cosiddette proprietà fragiche; presenta densità apparente maggiore della media (fino a 2 t/m3, contro una media dei suoli intorno a 1,3), conduttività idraulica ridotta e basso contenuto in sostanza organica; parecchi di essi presentano screziature redox. Un fragipan è friabile allo stato umido, mentre in seguito a disseccamento diventa molto duro, tanto da rendere difficoltosa (o in qualche caso impedire) la radicazione delle piante. Ha struttura colonnare o poligonale.
L'origine dei fragipan è tuttora abbastanza oscura: è considerato generalmente il risultato di compattamenti meccanici o di presenza di permafrost durante i passati periodi glaciali; la durezza di un fragipan allo stato secco può essere attribuita all'impaccamento delle argille, anche se questo non riesce a spiegare la friabilità allo stato umido che potrebbe essere spiegata dall'indebolimento di alcuni legami fra particelle presenti. La maggior parte dei fragipan sembrano essere il risultato di successive "contrazioni" e "rilasciamenti", collegati ai cicli secco-umido.
Ai fini dell'identificazione di un fragipan assumono importanza particolare quattro aspetti:
- Spessore minimo: un fragipan deve avere uno spessore minimo di 15 cm, al fine di distinguerlo da altri strati compattati, orizzonti arati, ecc...
- Evidenze di pedogenesi: un fragipan è, a tutti gli effetti, un orizzonte pedologico; questo per distinguerlo da altri strati compattati, ma non pedogenizzati (ad esempio materiali densici o fanghi vulcanici).
- Impedimento meccanico alla penetrazione in più del 60% del volume: l'acqua e le radici delle piante penetrano solo negli spazi verticali fra le diverse "colonne" che formano la struttura.
- Almeno il 50% dei macropori collassano se il profilo viene saturato di acqua: questa condizione serve a distinguerlo dai duripan o da altri orizzonti cementati.