Gamaliele il Fariseo
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Si hanno ben è poche notizie di Gamaliele il Fariseo, dottore della legge.
Nella Bibbia è citato soltanto due volte nel libro degli Atti degli Apostoli, in particolare per l'arringa in favore degli apostoli arrestati, quando fa rilasciare gli apostoli citando gli esempi di due famosi capi zeloti, Giuda il Galileo e Teuda:
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«Ma essi, udendo queste cose fremevano d'ira, e si proponevano di ucciderli. Ma un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati. Poi disse loro: «Uomini d'Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini. Poiché, prima d'ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch'egli perì, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi. E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest'opera è dagli uomini, sarà distrutta; ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».» (At 5,33-39) |
In seguito conosciuto anche come Gamaliele il Vecchio, fu l'insegnante di Paolo di Tarso:
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«Io sono un giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi!» (At 22,3) |
Gamaliele era molto stimato come insegnante. Un Giudeo prima del 200 d.C. disse di lui: "Dopo la morte del Rabbino Gamaliele, non c'è più riverenza per la legge, e purità e astinenza morirono con lui".