Gens Horatia
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La gens Orazia (lat. Horatia) è un’antichissima famiglia patrizia romana, di origine autoctona. Va certamente ricompresa tra le cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Anche l’illustre romanista Theodor Mommsen la annovera tra le più antiche famiglie romane, sopravvissute nei secoli successivi alla fondazione di Roma. Secondo questo studioso la remota antichità della gens Horatia si desume dall'esistenza dell'omonima antica Tribù territoriale.
La gens Horatia si divise in diversi rami, tra i quali i Pulvilli ed i Barbati. A questa illustre famiglia che ascese 8 volte al consolato appartennero vari personaggi, alcuni dei quali leggendari, altri storicamente certi.
Tra i personaggi leggendari della gens Orazia ricordiamo:
- i tre gemelli Orazi, che durante il regno di Tullo Ostilio sfidarono a duello i tre gemelli Curiazi di Alba Longa. Con la loro vittoria, gli Orazi determinarono l’assoggettamento definitivo della capitale albana al dominio di Roma, evento che indusse le più ragguardevoli famiglie di Alba Longa, alcune delle quali vantavano antichissime origini troiane, ad aggregarsi al patriziato romano.
- Orazio Coclite, che al tempo della guerra contro il re etrusco Porsenna avrebbe difeso da solo il Ponte Sublicio, riuscendo a respingere i nemici facendo salva la vita (secondo Tito Livio); mentre per Polibio Orazio Coclite sarebbe invece morto sotto l’impeto dell’esercito etrusco.
Tra i personaggi storici della gens Orazia ricordiamo:
- Marco Orazio Pulvillo, che fu il primo console della repubblica nel 509 a.C. in sostituzione di Publio Valerio Publicola;
- Marco Orazio Barbato, console nel 449 con Lucio Valerio Potito, nell’anno successivo al Decemvirato. Secondo alcuni avrebbe provveduto assieme al suo collega alla stesura delle ultime due delle XII tavole, quelle in cui si affermavano i privilegi dei patrizi nei confronti dei plebei; secondo altri invece avrebbe fatto approvare le tre Leggi Valerie-Orazie, favorevoli alla plebe.
A partire dal sec. IV a.C. non si hanno più notizie della gens Orazia; la presenza del famoso poeta del I sec a.C. Quinto Orazio Flacco, figlio di un liberto di Venosa, (che trasse quindi il nomen dal suo patrono) attesta l’esistenza di altri Orazi, dei quali tuttavia non è dimostrata la connessione agnatizia con l’antica gens Orazia.