Georges Félix de Wimpffen
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Georges Félix de Wimpffen, barone (Zweibrücken, 5 novembre 1744 - 1814), ebbe un ruolo nelle prime guerra della Francia rivoluzionaria. È nonno del generale Emmanuel Félix de Wimpffen.
Dopo essersi battuto, distinguendosi, nella Guerra di Indipendenza Americana, venne eletto deputato per la nobiltà di Caen agli Stati Generali nel 1789 e giocò un ruolo importante nella riorganizzazione dell'esercito.
Nel 1791, venne nominato comandante della piazzaforte di Thionville, nel dipartimento della Mosella, in Lorena, che difese con successo da un assedio austriaco supportato da battaglioni di espatriati francesi e durato due mesi. Fra gli espatriati era presente il giovane François René de Chateaubriand che, alcuni anni più tardi, rievocò l'episodio nell sue "memorie dell'oltretomba".
Nell'aprile del 1793 venne trasferito alla armata delle coste di Cherbourg, comandata alla difesa delle coste contro una eventuale invasione inglese.
Il 2 giugno 1793 si unì alla rivolta dei Girondini contro i Montagnardi (che dominavano l'Assemblea Nazionale ed avevano votato l'arresto di 29 deputati girondini). In particolare si erano sollevate una parte del Calvados (Caen) e dell'Eure (Pont-Audemer, Evreux), mentre il resto della Normandia assumeva una posizione attendista.
Il comando delle operazioni militari venne affidato proprio al de Wimpffen, assistito dal Joseph de Puisaye. Essi organizzarono una piccola spedizione diretta a Parigi, con l'assai ambizioso obiettivo di liberarla dai sanculotti. Ma il de Wimpffen abbandonò il comando al suo secondo, ben prima della cosiddetta battaglia "senza lacrime" di Brécourt, che non venne combattuta per la fuga dei federalisti.
Dopo la disfatta il de Wimpffen si ritirò nelle proprie terre in Normandia, senza essere molestato dal terrore giacobino, per poi fuggire esule in Inghilterra. Rientrato nel 1799 ebbe da Napoleone primo console un ufficio quale generale di divisione per divenire ispettore generale delle stazioni di monta equina sotto Napoleone I imperatore.