Georgij Valentinovic Plekhanov
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Georgij Valentinovic Plekhanov (Gudalovka, 1856 – Terijoki, 1918) è stato un rivoluzionario russo.
Da studente aderì alla società segreta populista Narodnaia Volia (La volontà del popolo) e fondò, poi, la frazione nera del partito Terra e Libertà. Queste organizzazioni, fedeli al populismo, si proponevano di incentrare la lotta rivoluzionaria sull'azione contadina guidata dagli intellettuali, facendo leva sul terrorismo (uccisione dello zar Alessandro II nel 1881) e sulla figura dell'eroe. Plekhanov però intuì ben presto che la fase industriale e capitalista era già cominciata in Russia e che, quindi, guida della rivoluzione doveva essere il proletariato; questa concezione, che sostenne in vari scritti (Le nostre divergenze del 1884) lo posero contro i populisti e lo fanno tuttora riconoscere come uno dei fondatori del socialismo scientifico. Nel 1880 si recò all'estero e a Parigi, ove svolgeva il lavoro di pubblicista, dopo aver collaborato con i blanquisti, iniziò lo studio del marxismo divenendone un fervido propagandista.
Nel 1883, insieme con Deutsch, Axelrod e la Sasulic, fondò il gruppo dell'Emancipazione del lavoro che fu la prima organizzazione marxista. Nel 1895, su pressione del governo zarista, fu scacciato da Parigi e visse in Svizzera e in Italia, finché, dopo la rivoluzione del 1905, tornò in Russia. Recatosi di nuovo all'estero, tornò ancora in Russia dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale su invito di Alexander Feodorovic Kérenskij e, nelle file mensceviche, combatté il bolscevismo. Il suo pensiero è racchiuso soprattutto nello Studio sullo sviluppo della concezione monistica della storia del 1895.