Germán Santamaría
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Germán Santamaría è nato a Tolima, in Colombia, nel 1950.
Cronista di punta e inviato speciale per il quotidiano "El Tiempo", è stato reporter in prima linea nell'assedio di Beirut, nella guerra delle Fauckland e nella guerra civile del Nicaragua.
Famose sono le sue cronache della tragedia di Armero, ma anche quelle della presa del Palazzo di Giustizia e del terremoto di Popayán, ed è tra i giornalisti più seguiti in Colombia.
Ha vinto per ben tre volte il Premio "Simón Bolívar" e ha ottenuto il "Pedro Joaquín Chamorro de la Sociedad Interamericana de Prensa".
Più volte presidente del Círculo de Periodistas di Bogotá, per tre anni ha occupato a New York un alto incarico ufficiale del governo colombiano.
Come scrittore ha ricevuto numerosi premi letterari, sia in Colombia che all’estero, e con Ho giurato di ucciderti (edito in Italia da Tranchida) ha vinto il "Premio Iberico-americano de Novela".
La prosa di Santamaría ricorda, per l’incisività con cui incornicia paesaggi di scura devastazione e saccheggio esistenziale, Hemingway e Conrad, ma sa anche ricreare la delicatezza di una poesia, con l'attitudine di Borges. L'asciuttezza dello stile di Santamaría e la sua capacità di indagare minuziosamente paesaggi di morte sono da ricercare anche nella sua lunga attività di cronista del quotidiano.
Numerosi tra i suoi racconti sono stati tradotti in inglese, francese, russo, tedesco e indu.
E', tra l’altro, autore della serie televisiva Quieta Margarita.
Altre opere edite sono: Los días del calor, Morir ultimo, Marilyn, Colombia y otras sangres e Crónicas.