Gionni Galassia
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Gionni Galassia è un fumetto scritto e disegnato da Benito Jacovitti pubblicato nel settimanale "Il Giorno dei Ragazzi" in 30 tavole dal n.45 del 6 novembre 1958 al n.22 del 28 maggio 1959.
[modifica] Trama
Nella sua cittadina, Gionni Galassia, ragazzo affascinato dallo spazio, mentre una sera guarda lo spazio con il suo telescopio vede una specie di bolla con una persona dentro che precipita a gran velocità verso la terra. Subito pensa agli alieni e quindi scende in strada per allarmare la gente su quanto avvenuto. Molti però, ormai abituati alle sue frottole spaziali, non gli credono, anzi a dire il vero tutti tranne uno, che invece, appare piuttosto interessato dalla cosa. Gli chiede anche di accompagnarlo nel luogo in cui gli sia sembrato veder cadere l'oggetto e il ragazzo, piuttosto ingenuamente, lo accompagna. Sul posto, per caso, scopre dentro una vecchia miniera abbandonata delle persone che, sotto la guida del prof. Burbè, allestiscono in assoluta segretezza una spedizione su Marte a scopo scientifico. Entra però anche nella base l'uomo tanto interessato, rivelandosi come spia. Ma non ha molto successo e viene immediatamente inseguito dalle guardie interne. Il ceffo però, apparentemente, si infila nel disintegratore di rifiuti. Gionni viene "arruolato" nella spedizione per puro caso, e lo stravagante professore gli spiega come siano riusciti a trovare il modo di trasferire la gente nello spazio, tramite bolle indistrttibili, lanciate nell'orbita verso la base centrale. Inoltre spiega che la bolla che aveva visto cadere era uno dei suoi uomini durante un tentativo di lancio. Offre quindi a Gionni l'opportunità di partire, che anche se un po' titubante, accetta. Arrivato nella base spaziale viene maltrattato dall'intero equipaggio. All'improvviso l'allarme suona e viene chiamata la squadra di emergenza. Nel pavimento si aprono tre buchi che conducono alle navicelle che portano sul lougo dell'incidente ma una di queste si apre sotto il corpo di Gionni che cade in una di queste. All'interno dell'astronave dove si era verificata l'emergenza, uno degli altri uomini della sicurezza gli tira un pugno per la sua stupidaggine, facendolo carmbolare contro la leva di comando, e facendo partire l'astronave verso Marte con dieci giorni di anticipo. Mentre viene mandato a preparare la cena, da una delle casse della stiva esce il ceffo, creduto morto da tutti. L'uomo lo minaccia e lo obbliga a tacere sulla sua presenza. Ma Gionni è una persona brava e nel vedere tutte le altre persone nell'astronave, inizia a tremare e a sudare. Così il prof. Burbè, credendo che stesse male, gli fa bere un goccio di "Energicometro" per farlo riprendere in salute. Ma mentre beve il capitano Toni Biurla fa esplodere una bomboletta di Catramina. In questo modo, a causa dello spavento, Gionni Galassia ingurgita l'intera boccetta di Energicometro diventando fortissimo. Deciso come non mai si reca nella stiva e sconfigge il signore malavagio. Tempo dei complimenti che una tempesta di meteoriti si abbatte sulla astronave troncando in due un'ala. Gionni, ancora sotto il potere della pozione, si offre di recupare l'ala. Ma mentre vola nello spazio per raggiungerla un mini-meteorite taglia la corda che aggancia Gionni all'astronave e il ragazzo si perde nello spazio. Mentre vaga capita proprio davanti ad una astronave marziana che lo fa salire a bordo. Tramite un traduttore universale due marziani e Gionni cominciano a conversare ma appena il ragazzo accenna alla sua natura terrestre, quelli cominciano a sparargli. Fortunatamente Gionni è ancora sotto l'effetto della pozione e li stende prendendo il controllo del mezzo. Gionni si fa quindi spiegare dai marziani il motivo della loro ribellione. Essi spiegano che odiano i terrestri a causa della loro indole guerrigliera. Ma Gionni per dimostrare che si sbagliano restituisce loro la pistola rubata e lo riportano alla sua astronave. Intanto all'interno dell'astronave terrestre, complottando con uno dell'equipaggio il brutto ceffo riesce a riprendere il controllo del mezzo e obbliga l'equipaggio ad attaccare l'astronave marziana in vista. Il marziano furioso attacca a sua volta i terrestri che si ritrovano sull'astronave sotto lo stupore di Gionni. Il marziano spiega dunque che le loro armi non distruggono mai, ma dematerializzano semplicemente, e in qualunque momento si ha la possibilità di rimaterializzarli in qualsiasi momento. Ma il brutto ceffo attacca comunque il marziano che è costretto a consegnargli la sua pistola. Ma sotto i piedi dell'uomo si apre una botola che lo lascia cadere nello spazio. Senza tuta muore quindi sul colpo. L'astronave si avvicina a Marte ma i marziani non possono fare arrivare i terrestri sul pianeta così li riportano sulla loro astronave diretta già verso la terra. La memoria di ognuno viene cancellata ma non quella di Gionni Galassia, che in ogni caso non sarebbe mai stato creduto.
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