Giovanni Spagnolli
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Giovanni Spagnolli (Rovereto, 26 ottobre 1907 - 5 ottobre 1984) fu un politico italiano, Presidente del Senato.
Profugo con la famiglia (originaria di Isera) a Dornbirn, nel Vorarlberg durante la Grande Guerra, torna nella sua città dopo il '18, per completarvi gli studi fino al termine del Liceo.
A 19 anni, per l'università sceglie Milano, convinto che questo “salto dalla provincia” possa giovare al suo futuro: consegue due Lauree e Padre Gemelli lo trattiene come Vice-Segretario Amministrativo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
La ditta Feltrinelli legnami, con molti contatti in Trentino, lo chiama a sua volta come Amministratore. Negli anni della Resistenza si occupa in Brianza e a Milano di scuotere le coscienze ed organizzare le fila del nuovo partito della Democrazia Cristiana, di cui diventa Segretario milanese. Collabora da Roma alla ricostruzione dell'Italia attraverso i piani dell'UNRRA-CAASAS per dare nuove case a milioni di senza tetto.
Dal 1953 per 23 anni è eletto parlamentare nel Collegio di Rovereto e dal '74 al '76 ricopre la carica di Presidente del Senato. Lascia la vita politica nel 1976 per occuparsi ancora con entusiasmo del CAI e di problematiche di volontariato internazionale.
Muore a Rovereto, colpito da Ictus nel 1984.
Predecessore: | Presidente del Senato italiano | Successore: | ![]() |
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Amintore Fanfani | 1973 - 1976 | Amintore Fanfani |