Gitani
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I gitani sono un popolo nomade Rom. Il luogo d'origine del popolo gitano è ritenuto una regione situata nell'attuale Pakistan; i gitani in seguito a conflitti e invasioni emigrarono iniziando cosi una vita di nomadismo che li vide passare attraverso la Cecoslovacchia, in egitto e infine durante il XV secolo si stabilirono nei balcani, in Italia, in Francia, e in Spagna, in quest'ultimo divennero stanziali.
Nell'anno 1000 d.c. i gitani iniziano l'esodo dalla loro zona di origine in India e Pakistan, fuggendo da arabi e mongoli. Durante il secolo XIV e XV, si dirigono verso diversi paesi europei.
I gitani si dirigono verso l'Europa sia attraverso il Centroeuropa sia costeggiando il Mediterraneo. Cosa certa è che a causa di lunghi anni di peregrinaggio e alla mancanza di scrittura, si va perdendo la conoscenza della loro origine, tanto che si sviluppa il mito che provengono dall'Egitto e discendono dagli antichi faraoni. A supportare questa tesi il nome dei leader che comandavano i piccoli gruppi (50 o 100 membri) che andavano peregrinando per l'Europa, "duce" o "conte" dell'Egitto Minore. Da quel momento il nome "egiziano" si evoluzionò in "gitano".
Gitani in Spagna La prima notizia che si ha dei gitani in Spagna risale al 1415, quando attravesarono i Pirenei e si stanziarono nela penisola Iberica. Nel secolo XV venivano espulsi dalla Spagna arabi ed ebrei, però la persecuzione non si estese ai gitani che erano cristiani e che non tenevano alcun potere politico ed economico, non rappresentavano quindi alcuna minaccia per il governo del paese.
Il popolo gitano è un popolo nomade ed endogamico. Ha conservato le proprie tradizioni e non si è integratonella cultura "paya" (così viene chiamata la cultura spagnola non gitana) per poter mantenere la propria cultura.
Struttura sociale si basa su due pilastri: il sesso e l'età. Il sistema è patrilineare, il capodi famiglia, quindi, è l'uomo più anziano della stirpe. L'autorità all'interno del clan si struttura dal più vecchio al più giovane, dall'uomo alla donna.
La lingua dei gitani è il romanì. E' una delle lingue più antiche del mondo e sembra che derivi dal sanscrito. In Spagna, si parla il calò, dialetto del romanì.
Il flamenco I gitani non furono mai accettati dagli spagnoli. Da queta esperienza di contrasto nasce il flamenco, che paradossalmente oggi si è convertito in un prodotto di esportazione spagnola.