I misteri di Alleghe
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I misteri di Alleghe | |
Titolo originale | I misteri di Alleghe |
Autore: | Sergio Saviane |
Anno (1a pubblicazione) : | 1953 |
Genere: | Romanzo |
Sottogenere: | Giallo |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 2000 |
Editore: | Pilotto |
Pagine: | 182 |
ISBN | 88-85-15-25-38 |
Progetto Letteratura |
I misteri di Alleghe è un romanzo giallo, cronaca di una storia vera, scritto da Sergio Saviane nel 1953. Con stile a metà strada tra un giallo e un resoconto di cronaca nera, il libro narra delle vicende dei delitti di Alleghe, ripercorrendo la storia della famiglia Da Tos, e delle indagini a riguardo da parte di un coraggioso carabiniere nel paesino di montagna stretto nella morsa dell'omertà.
[modifica] Trama
Alleghe, provincia di Belluno, anno 1933. Emma de Ventura, cameriera dell'Albergo Centrale di Alleghe di proprietà di Fiore da Tos, viene trovata morta nella propria camera da letto; per il medico condotto si tratta di suicidio. Ma è un suicidio strano, perché il corpo della ragazza è steso sul pavimento e il veleno che ha ingerito per ammazzarsi è ordinatamente riposto sul comodino, lontano qualche metro. Qualche mese dopo, due ragazzini scorgono il cadavere di Carolina Finazzer, moglie del figlio del proprietario dell'Albergo, nel lago del paese. La versione ufficiale fornita dalla famiglia Da Tos vuole che la giovane donna, presa da un raptus di sonnambulismo, si sia annegata per sbaglio. Ma in paese si mormora ben altro... In una notte del 1946, i coniugi Dal Monego vengono freddati mentre tornano a casa dopo una festa. Qualcuno vorrebbe sapere la verità, quello che sta succedendo ad Alleghe, si teme che i quattro omicidi siano collegati e siano opera della stessa mano, ma nessuno ha il coraggio di indagare.
A questo punto entrano in scena l'autore medesimo del romanzo, Sergio Saviane, e il brigadiere della stazione dei carabinieri di Agordo, Ezio Cesca. Inamicandosi con una giovane del paese, Cesca riesce finalmente ad entrare in confidenza con la nonna della stessa, che si rivela essere un testimone oculare dell'ultimo, duplice, delitto avvenuto nel 1946. La vecchia confida al carabiniere in borghese di aver visto, quella notte, operare nell'oscurità la banda del Centrale: Aldo da Tos, Luigi de Biasio e un loro complice. Grazie alla collaborazione tra Saviane e Cesca, si riesce a far luce sui misteri di Alleghe: riconosciuti colpevoli, i titolari del Centrale vengono tutti condannati all'ergastolo per gli omicidi dal 1933 al 1946.
I coniugi Dal Monego furono assassinati perché considerati, dai proprietari dell'Albergo Centrale, testimoni, o quanto meno conoscitori di parte della verità sulla morte di Carolina Finazzer. La Finazzer fu uccisa a sua volta perché l'ingenuo Aldo, suo marito, le confidò quel che accadde alla cameriera Emma. Emma de Ventura venne ammazzata perché aveva scoperto, probabilmente (ma non ci sono le prove), un cadavere umano negli scantinati dell'Albergo. Quel cadavere, secondo le recenti ricostruzioni, sarebbe appartenuto ad un figlio che la moglie di Fiore Da Tos, Elvira, proprietaria dell'Albergo Centrale di Alleghe, aveva avuto da un amore di gioventù. E questo figlio, una volta divenuto adulto e scoperto chi fosse la madre, avrebbe forse avanzato richieste sull'eredità, suscitando, così, la reazione del De Tos.