Improvvisazione libera (Free Improvisation)
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L'improvvisazione libera (in inglese Free Improvisation) nasce negli anni '60. E' una modalità espressiva contigua al free jazz e spesso si è intrecciata a questo ma è ormai riconosciuta come forma musicale autonoma. Essa non deriva dalla tradizione della black music più di quanto sia stata influenzata dalla musica atonale e dalla dodecafonia della tradizione "colta" europea.
L'improvvisazione libera non si basa su schemi armonici, melodici e ritmici definiti bensì sull'interazione tra musicisti o tra musicisti e pubblico che si viene a creare nel momento della performance. Per alcuni essa può essere definita una forma di composizione istantanea.
Le prime manifestazioni riconducibili all'etica della libera improvvisazione vengono tradizionalmente attribuite al 'Joseph Holbrooke' del chitarrista Derek Bailey, di Tony Oxley (batteria) e Gavin Bryars (basso).
Altri importanti improvvisatori:
AMM, Han Bennink, Lol Coxhill, Simon H. Fell, London Jazz Composers' Orchestra, Paul Lovens, Paul Lytton, Misha Mengelberg, Phil Minton, Evan Parker.