Io (psicologia)
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L'Io, in psicologia, rappresenta una struttura psichica, organizzata e relativamente stabile, deputata al contatto ed ai rapporti con la realtà, sia interna che esterna.
L'Io organizza e gestisce gli stimoli ambientali, le relazioni oggettuali ed è il principale mediatore della consapevolezza. Mentre il Sé enuclea la persona nella sua totalità rispetto all'ambiente, l'Io, inscritto nel Sé, è la struttura che percepisce sé stessa ed entra in relazione con altre persone (con il "loro" Io), distinguendole come "non-Io".
Si può immaginare l'Io come il gestore centrale di tutte le attività psichiche, che rivolge verso sé stesso e verso l'ambiente esterno generando, appunto, la consapevolezza propria e della realtà.
[modifica] Psicoanalisi
Sigmund Freud considerava l'Io come un'istanza psichica, vale a dire una struttura organizzatrice che ha il compito di mediare pulsioni ed esigenze sociali, rappresentate da altre due istanze in conflitto fra loro (l'Es e il Super-Io). In psicoanalisi l'Io corrisponde all'Ego, dal momento che è la traduzione italiana del termine latino usato da Freud.
L'Io gestisce i meccanismi di difesa, dei processi psichici deputati alla protezione dell'Io rispetto ad esperienze pulsionali troppo intense o ad altre esperienze minacciose. Alcuni esempi di meccanismi di difesa sono: rimozione, sublimazione, formazione reattiva, scissione, proiezione. Una scuola psicanalitica creata da Anna Freud è la Psicologia dell'Io, che si è occupata prevalentemente di descrivere i meccanismi di difesa di cui l'Io dispone per rapportarsi con la realtà.
[modifica] Psicosintesi
L'Io, in psicosintesi, rappresenta una scheggia di pura coscienza senza contenuti. L’Io è neutro, è un’emanazione del SE’. L’Io ha un aspetto “statico” (è consapevole testimone di sé stesso), crea l’“osservatore”, ed ha un aspetto “dinamico” cioè gestisce con la volontà ciò di cui è consapevole.