Isabella Angela Colbran
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Soprano e compositrice (Madrid, 2-11-1785 - Castenaso, Bologna,7-10-1845). Iniziò lo studio del canto in patria con F. Pareja, continuandolo a Napoli con G. Marinelli e G. Crescentini. Esordì in pubblico a Parigi nel 1801, ma produsse sulle scene teatrali solo 5 anni più tardi. La sua prima esibizione italiana avvenne a Bologna nell'aprile 1807 ma fu il pubblico della Scala a decretarle il primo autentico successo, dopo la sua interpretazione del Coriolano di G. Niccolini, nel 1808. Alla Scala ritornò l'anno appresso, passando quindi a Venezia, a Roma (T. Valle e Argentina, 1810-11), venendo infine scritturata da Barbaja per i Reali Teatri di Napoli. Sulle scene della città partenopea, esercitò una incontrastata egemonia. Grande attrice ammirata da Stendhal ed interprete raffinata, fu l'interprete della prima opera composta da Rossini per i teatri napoletani, Elisabetta, che decise il successo di quasi tutte le sue opere successive, da Otello ed Armida a Mosè, da La donna del lago e Semiramide a Maometto II, opera che segnò la sua fine di cantante. Aveva sposato Rossini il 15 marzo 1822 nella chiesa della Vergine del Pilar a Castenaso, ove possedeva una villa. Dopo l'insuccesso dell'ultima opera rossiniana eseguita alla Fenice di Venezia, decise di abbandonare le scene dopo un ultimo recital al King's Theatre di Londra. Durante il soggiorno di Rossini a Parigi (1830-1835) condusse una vita irregolare. Nel '37, a Bologna, avvenne la separazione. Rossini, già risposato con la Pélissier, si riconciliò con la Colbran nel '45, poco prima della sua morte. Isabella Colbran è sepolta alla Certosa di Bologna. La sua villa di Castenaso andò distrutta dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale.