Kogia simus
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Cogia di Owen | ||||||||||||||||
![]() Kogia simus |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Kogia simus Owen, 1866 |
Durante le escursioni di avvistamento dal Golfo della California, in Messico, da Haiti, nei Caraibi, allo stretto di Tañon, nelle Filippine, è relativamente facile incontrare questo cetaceo poco noto, delle dimensioni di un delfino. Spesso nei Caraibi è difficile distinguerlo dal suo stretto parente, il cogia di de Blainville, classificato come specie distinta solo nel 1966.
Il capo di entrambi, negli individui sott'acqua o spiaggiati, ricorda quello di uno squalo. Il cogia di Owen si distingue per le dimensioni molto più ridotte e per la pinna dorsale più grande e più eretta, per certi versi simile a quella del tursiope. Basta una rapida occhiata al capo e un'osservazione di pochi minuti in mare per capire però che non si tratta di un delfino. Il problema che si pone agli avvistatori è distinguere un cogia dall'altro.
A riposo il cogia di Owen si mantiene a una profondità maggiore rispetto al "cugino" e si sposta lentamente immergendosi in verticale anziché in modo graduale. Spesso nuota isolato o in gruppi di 10 individui al massimo.