Kuji kiri
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Kuji Kiri (nove tagli) sono particolari posture delle mani aventi significati mistico/esoterici in alcune discipline e religioni orientali.
Il nome deriva dal termine ku ㈨ che in giapponese significa nove e kiri che può essere tradotto come taglio.
[modifica] Kuji Kiri e arti marziali
Il Kuji Kiri è compreso tra le arti del Ninjutsu, l'insieme di tecniche di combattimento praticate nel Giappone feudale dai ninja, guerrieri, e spesso sicari, che operavano al di fuori del rigido codice di comportamento del bushido, codice che governava il comportamento dei membri della casta dominante: i samurai.
Ai nove segni, spesso differenti, e segreti, nelle varie scuole, veniva attribuita la capacità di influenzare il comportamento degli avversari e persino le condizioni dell'ambiente.
[modifica] Kuji Kiri e religione
Nel visione religiosa i nove segni vengono creati dalla gestualità di entrambe le mani, (la mano sinistra "Taizokai" possiede una valenza ricettiva, e la mano destra "Kongokai" emettitrice). I nove tagli praticati con la mano destra stanno ad enfatizzare il taglio dell'ignoranza del Velo di Maya (ovvero il mondo sensoriale ingannevole) tramite la Spada della Saggezza. In questo modo, secondo la dottrina del Mikkyo (Branca dell'esoterismo buddhista), si verrebbe a creare una sorta di "porta" nel mondo quotidiano che servirebbe ad accedere ad un diverso stato di coscienza, indispensabile ad una giusta concentrazione ed un giusto utilizzo delle proprie risorse energetiche.
[modifica] Bibliografia
Abietti Bruno - Kuji Kiri, magia segreta dei ninja - Roma, Edizioni Mediterranee, 1987