Lega dei Comunisti di Yugoslavia
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La Lega dei Comunisti di Yugoslavia era la nuova denominazione assunta dal Partito Comunista di Yugoslavia dal 1952, a causa anche della nuova composizione dell'organizzazione titista.
La Lega era l'unico partito dominante della Yugoslavia ed era diretto da Josip Broz Tito. Aveva un gran numero di "leghe" regionali, come la Lega dei Comunisti di Serbia, la Lega dei Comunisti di Croazia e via discorrendo.
La Lega fu vittima di non poche persecuzioni ai danni degli oppositori di Tito: specialmente gli stalinisti vennero espulsi e arrestati. Se da un lato nei paesi dell'Europa orientale molti dirigenti comunisti erano accusti di "titismo", in Yugoslavia i dissidenti potevano essere accusati di avere contatti con Mosca.
Dopo la morte di Tito nel 1980, la Lega venne guidata da una direzione collettiva. A seguito della presa del potere di Slobodan Milošević della Lega dei Comunisti di Serbia, nel 1990 il XIV Congresso decise la dissoluzione della Lega dei Comunisti di Yugoslavia.