Levius fit patientia quidquid corrigere est nefas
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La locuzione latina Levius fit patientia quidquid corrigere est nefas, tradotta letteralmente, significa con la pazienza si rende più tollerabile ciò che non si riesce a correggere. (Orazio, Odi, I, 24, 19).
In altre parole, quando non si può raggiungere l’ottimo, bisogna contentarsi del bene. Cioè i pesi che non si possono allontanare o rimuovere, si sopportano più facilmente se ci si sottomette con rassegnazione e pazienza.
Nel contesto originale il poeta invita Melponeno alla difficile sopportazione della morte, rassegnandosi ad essa in quanto parte del destino di ogni uomo.