Utente:Ligabo/Coupé-Cabrio
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Con la definizione "Coupé-Cabrio" o "Coupé-Cabriolet", si intende un'automobile (normalmente identificata dalla sigla "CC") con caratteristiche sportive, dotata di un tetto rigido ripiegabile che, in rapporto alla sua posizione, configura la vettura come coupé (tetto sviluppato all'esterno) o come cabriolet (tetto ripiegato all'interno). Le "Coupé-Cabrio" consentono una maggiore versatilità di utilizzo rispetto alle normali "cabriolet", offrendo una migliore protezione agli agenti atmosferici, durante i mesi invernali ed assai maggiore resistenza ai raggi del sole nei mesi estivi.
Detta tipologia è divenuta particolarmente utilizzata nei primi anni del nuovo millennio, dopo il grande successo di vendite ottenuto dal modello "SLK" della Mercedes, messo in vendita nel 1996.
Purtuttavia, la vettura "Coupé-Cabrio" non è una verà novità, essendo stata concepita e realizzate già negli anni '20 con l'americana Hudson "Super Six" carrozzata da Ellerbeck (1922) che consentiva lo smontaggio manuale e la sistemazione dell'hard-top all'interno della vettura. L'invenzione del tetto ripegabile con sistema a "pantografo" è da attribuire al parigino Georges Paulin, di professione dentista e disegnatore per passione, che realizza un progetto di tetto rigido a scomparsa, realizzando anche un prototipo su telaio Citroën AC4, nel 1932.
Il brevetto di Paulin, denominato "Éclipse", destò l'attenzione del carrozziere Pourtout, il quale applicò il nuovo sistema, nel 1934, alle Lancia Augusta ed alle Peugeot 301, 401 e 601. Per tutti questi modelli, il tetto era ripiegabile, ma non scomponibile e veniva inserito integro, da leveraggi basculanti, all'interno del bagagliaio.
La prima automobile "Coupé-Cabrio" moderna, ovvero con tetto rigido scomponible e ripiegabile, fu la Peugeot 202 Éclipse. La casa francese, visti i buoni risultati, aveva deciso di produrre una modello che adottava il sistema di Paulin, ormai perfezionato e definitivo.
Presentata nel 1935, la "Éclipse" incarnò il mitofuturista dell'epoca, con la sua linea aerodinamica e la possibilità di trasformarla in cabriolet semplicemente spingendo un bottone che azionave i vari servocomandi elettrici. Tale dispositivo venne sostituito, dal 1936, con il più affidabile azionamento manuale; per il livello tecnico dell'epoca, il sistema azionato elettricamente metteva spesso in crisi l'impianto elettrico e comportava una frequente manutenzione.