Livrea XMPR
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La Livrea XMPR è lo schema di colori attualmente più diffuso sulle linee ferroviarie italiane, e deve il suo nome ad uno studio di consulenza inglese, XMPR PLc (oggi MICE Group PLc), che nel 1992 ha vinto la gara di appalto per la nuova immagine coordinata dei rotabili Trenitalia.
A partire dal 1994 lo schema di colori XMPR è stato applicato su tutti i nuovi veicoli costruiti e sui vecchi veicoli che venivano sottoposti a revisione.
L'XMPR è composto da 3 colori: bianco, verde e blu.
A partire dal 1996 l'XMPR è applicato non tramite verniciatura ma con pellicole in poliestere, che rendono l'installazione più rapida e proteggono il veicolo in caso di vandalismi da parte dei graffitari.
La livrea unificata ha avuto il grande merito di ridurre notevolmente i costi di gestione, uniformando le scorte a magazzino e riducendo la varietà di tinte da mantenere per poter intervenire su tutti i mezzi in circolazione, oltre a semplificare gli schemi di applicazione.
E' stata aspramente criticata da gran parte della comunità di operatori, appassionati, conoscitori, modellisti e fotografi di treni, per una serie di innegabili pecche che porta con sé:
- Nelle prime versioni la livrea non riportava la fascia antinfortunistica rossa che deve essere applicata obbligatoriamente sui musetti. Reintrodotta in seguito, male si amalgama con gli altri colori dello schema, risultando persino poco visibile se inserita sul blu.
- L'uso del bianco non è mai consigliato sui mezzi di trasporto. Si sporca facilmente con la polvere, la pioggia e i moscerini.
- Sui treni diesel la zona del bocchettone di rifornimento è naturalmente soggetta a perdite: la livrea bianca si macchia in modo molto evidente
- La colorazione uniforme rende molto difficile capire la tipologia di treno (nazionale, internazionale o regionale), mentre negli anni '70 era stata abbandonata la vecchia livrea comune Grigio Ardesia per caratterizzare i mezzi in funzione del servizio.
- I vecchi locomotori erano stati progettati con livree caratteristiche, riportanti a volte anche il logo del veicolo (le Tartarughe E444, le Tigre E632 o i Caimani E656). L'XMPR ha annullato queste peculiarità molto amate dagli appassionati, e non ha rispettato la morfologia dei vari mezzi spesso con risultati esteticamente poco validi.
- L'applicazione di questa livrea ha comportato per numerosi locomotori e mezzi leggeri la rimozione dei fregi frontali FS originali per rendere possibile l'applicazione del nuovo logo standardizzato, questa operazione ha reso più anonime alcune macchine particolarmente note per i loro fregi caratteristici.
- Si tratta di uno schema di colori difficile da utilizzare, per il bianco predominante ma che richiede manutenzione frequente e per la sostanziale somiglianza tra blu e verde.
Molti inoltre contestano il fatto che l'Italia, patria del design, abbia affidato la progettazione di quella che è a tutti gli effetti una delle proprie "bandiere" ad una compagnia straniera invece che ad una delle più blasonate firme nazionali.
Al di là delle polemiche evidenziate nell'ambiente degli appassionati, restano comunque svariati punti di forza della nuova livrea:
- il ritorno all'uso verde - caratteristico delle ferrovie di tutta Europa - pur in una declinazione poco felice rispetto al precedente (anni '60) schema unificato basato sul "verde magnolia"
- l'utilizzo di un colore di fondo chiaro, già adottato sulle livree ferroviarie di tutta Europa, che contribuisce ad alleggerire otticamente i rotabili
- L'utilizzo di fasce di colore scuro sulle parti basse (fondo cassa, telaio) abbassa il baricentro ottico conferendo una linea più filante
- l'uso esteso di "filetti", anch'esso una sorta di ritorno al passato, che contribuisce ad evidenziare le forme di locomotive e carrozze
- l'accostamento di verde e blu risulta particolarmente moderno, come dimostra il fatto che tale binomio di colori freddi compare in numerosi schemi e loghi pubblicitari
- lo schema scelto per le locomotive, in particolare, richiama quello precedente pur conferendo una maggiore uniformità e rappresenta dunque un compromesso fra le numerose precedenti livree e l'esigenza di uno schema unico che consenta di individuare un "brand" (Trenitalia) ben definito
Tutti i nuovi rotabili costruiti da Trenitalia nascono oggi in livrea XMPR, con l'eccezione dei mezzi ad alta velocità che mantengono le loro livree caratteristiche: Bianco-Rosso per i Pendolini ETR 450, 460, 470 e 480, Bianco-Verde-Nero per l'ETR 500. Quest'ultimo è esistente anche in livrea AV Nero-Rosso-Argento e in varie livree pubblicitarie. Fa eccezione l'ETR 401, unico elettrotreno FS e paradossalmente primo rotabile italiano ad adottare la livrea XMPR (che ha sotituito la precedente livrea blu-argento).
Nell'ambito di una politica di rilancio dell'immagine del gruppo, le FS stanno in alcuni casi abbandonando gli schemi XMPR per dirigersi verso nuove soluzioni più caratteristiche. Un esempio di questo cambio di rotta è la nuova livrea creata ad hoc per il servizio Eurostar City Italia e l'annuncio della probabile adozione di un nuovo logo che andrà a sostituire quello corrente.