Locandina
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La locandina di un film deve suggerire l'argomento principale dell'opera che andrà riprodursi. Al di là del titolo, la cura tecnica, e la disposizione dei vari elementi possono influire fortemente sull'impatto dello spettatore, ovviamente prima che questi abbia preso visione del film. Un'opera artistica da non sottovalutare per assicurarsi un buon successo di botteghino, a prescindere della qualità del prodotto filmico. Ogni locandina assume diverse tecniche artistiche a seconda dello Stato o del Paese in cui essa viene esposta. Le locandine hanno lo stesso obiettivo dei "trailers", cioè di coinvolgere l'osservatore e di invogliarlo alla visione.
Nei primi anni '40 e '50 il colore predominava, il titolo del film appariva in grandi caratteri, come il nome dell'attore protagonista. Negli anni '60 e primi '70 si preferì offrire più spazio all'immagine: con la nascita delle "neo-avanguardie", la fotografia riacquisì importanza; le locandine offrivano fotogrammi del film attraverso fotografie di notevole qualità artistica (vedi per esempio Easy Rider o i film di Andy Warhol). A metà degli anni '70 l'ammucchiamento di personaggi (preferibilmente disegnati e sotto forma di caricatura) incuriosiva lo spettatore, il quale, soffermandosi di fronte alla locandina, si divertiva a immaginarsi le varie vicende del film; basti pensare film come Animal House o American Graffiti, Star Wars e Amarcord. Negli '80 predominava il simbolismo e l'inquietudine: pochi schizzi di un "qualcosa" che aveva il compito di attirare lo spettatore a ricercare quel dettaglio o quell'elemento all'interno del film. Film come Terminator, Alien, Shining, Profondo Rosso disponevano di locandine molto curiose, ma allo stesso tempo, inquietanti. Negli anni '90 le locandine persero quell'elemento di inquietudine che le rendeva così misteriose e interessanti, ma divennero semplicemente dei "manifesti" raffiguranti il protagonista ( o i protagonisti) senza alcuna idea creativa. In quest'ultimo decennio il valore e la presenza delle locandine è nettamente sbiadita, non coinvolgendo più lo spettatore come negli anni precedenti. Solo alcune locandine possono risultare interessanti, ma poco originali, poiché si rifanno a locandine di film precedenti, già stampate e conosciute: basti pensare alla locandina del Signore degli Anelli, la cui composizione ricorda quella di Star Wars, o quella della Guerra dei Mondi di Spielberg, che ricorda I 10 Comandamenti.