Luigi Izzo
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Luigi Izzo, operaio e sindacalista attivo tra i portuali napoletani, dirigente del PCI e della Fiom fin dagli anni '70. E' tra i promotori del Movimento per la rifondazione Comunista già nelle settimane successive alla Bolognina di Occhetto, a seguito della quale contribuisce alla fondazione del PRC.
Fin dall'inizio è tra i principali esponenti della minoranza di sinistra, contraria a stringere accordi elettorali e di governo con le coalizioni di centro-sinistra già alle amministrative del 1993.
Con l'arrivo di Bertinotti alla segreteria del Prc costituisce un blocco congressuale con Ferrando e altri gruppi di minoranza, fino ad aderire all'associazione Proposta nel 1996 (all'epoca del primo governo Prodi) pur mantenendo insieme al gruppo napoletano, posizioni distinte nel merito delle questioni operaie, e pur non riconoscendosi mai integralmente col movimento trozkista.
Nel 1998, dopo 4 anni di occupazione di fabbrica, fonda insieme a più di 50 operai la Cooperativa "Cantieri Navali Megaride", la quale riesce con la lotta a recuperare un Cantiere in fallimento e a dar vita ad un esperienza di autogestione di fabbrica tra le più inedite nel nostro paese. La storia dei Cantieri navali è tra l'altro descritta nel libra "Cantieri Navali Partenopei- Una storia di lotta e di Resistenza Operaia" (edizioni Proposta).
Sempre tra il 1997 e il 1998, la fabbrica occupata ospita ben 2 assemblee nazionali della sinistra del Prc, nel corso delle quali vede la luce l'Area Programmatica Progetto Comunista.
Nel 2002, in seguito alla scelta di Ferrando e Grisolia di sciogliere l'Area programmatica e di dar vita ad un'asociazione puramente trozkista, Izzo insieme all'intero gruppo napoletano decide di mantenere la vecchia denominazione e mantenere in piedi l'Area Programmatica Progetto Comunista, scelta che verrà seguita da alcune centinaia di miltanti, in prevalenza nel meridione.
L'Area Programmatica si va così caratterizzando sempre più per il suo particolare impegno sulle tematiche operaie e sui mille aspetti della "questione meridionale".
Nel maggio 2006 l'Area Prende parte alla III Conferenza nazionale dei Giovani Comunisti con un proprio documento ("GC- Il Cuore dell'Opposizione), che vede come primo firmatario lo studente universitario napoletano Peppe D'Alesio , conseguendo il 3,1% dei consensi nazionali e circa il 10% nel Sud Italia.
A seguito della scelta del Prc (ampiamente confermata al congresso dei GC) di sostenere il governo Prodi, l'Area Programmatica Progetto Comunista decide di uscire da Rifondazione Comunista, dando vita, l'11 Novembre 2006, all'associazione Unità Comunista.