Lupo mangia-frutta
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Lupo mangia-frutta (o lupo mangiafrutta) è uno dei più classici giochi d'infanzia ricreativi di gruppo, che coinvolge i bambini in attività motorie e talvolta in grado di stimolare semplici astuzie tattiche. L'impianto del gioco è sostanzialmente semplice: prevedere a turno un "uno (il lupo) contro tutti (i frutti)" e una turnazione del ruolo di lupo, non su base casuale, ma come penitenza.
Non richiede normalmente la presenza di un adulto, comunque è assai spesso utilizzato dagli educatori per l'intrattenere un target di età prescolare e scolare (generalmente limitato alle prime classi della scuola primaria), durante i intervalli o momenti ricreativi in cui si ha accesso a spazi, preferibilmente all'aperto, sufficientemente ampi da poter assicurare ai bambini di correre in sicurezza. Non esiste un limite massimo al numero di partecipanti, c'è ovviamente un numero ottimale che permette al contempo di enfatizzare l'effetto ricreativo e associativo di gruppo, permettendo all'educatore di mantenere il controllo sui giocatori, identificabile grossomodo con una classe media, quindi dalla decina alla ventina di bambini.
Indice |
[modifica] Il gioco
Come diversi giochi infantili, non ha una struttura fissa o universalmente riconosciuta, ma una impostazione consuetudinaria di fondo basata sulla semplicità e l'applicazione regole elementari:
- Tra il gruppo di bambini ne viene scelto uno, per conta o per sua volontà, che dovrà impersonare temporaneamente il lupo mangiafrutta, mentre tutti gli altri bambini si disporranno in fila[1] davanti a lui .
- Quindi ogni bambino penserà al nome di un frutto da ricordare.
- Il Lupo dovrà, in genere dopo un breve dialogo[2] introduttivo con gli altri bambini, pronunciare il nome di un frutto, finché non ne nominerà uno pensato prima da uno o più bambini che, al momento della chiamata, dovranno iniziare a correre, rincorso dal lupo, fino a raggiungere il posto di partenza o la casa, senza farsi mangiare (toccare).
- Scopo dei bambini-frutto è quello di non farsi toccare, pena diventare a propria volta lupo.
- Scopo del Lupo e quello di "mangiare" uno dei bambini-frutto a cui passare il ruolo.
- Se il Lupo non riesce a toccare uno degli altri bambini il gioco riprende dal punto N°2.
[modifica] La casa
La casa rappresenta il luogo il cui raggiungimento decreta la salvezza del bambino-frutto, che raggiunto la casa sarà salvo dal lupo anche se toccato in ultimo da questo; può essere rappresentato sia da una area di terreno delimitata, sufficientemente piccola, che da un qualsiasi oggetto (muro, palizzata, paletto...) che funge da meta, nel cui caso il raggiungimento della casa sarà segnato dal contatto fisico dell’oggetto.
La casa può corrispondere anche con la postazione di partenza del bambino, che in questo caso deve raggiungere percorrendo un tragitto designato sufficientemente lungo - solitamente realizzato con un giro completo intorno alla fila di bambini -, oppure con un luogo terzo, di norma, posto alle spalle del lupo, in modo che il bambino o i bambini-frutto debbano passargli per forza vicino.
[modifica] Varianti
[modifica] Con macedonia
Una variante spesso adottata, è quella che dà al lupo mangiafrutta la possibilità di dire oltre ai frutti anche la parola "macedonia", la quale costringe tutti i bambini a correre; ovviamente tale opzioni è soggetta a restrizione, per esempio l'impossibilità di utilizzarla due volte dallo stesso lupo nel proprio turno.
[modifica] Note
- ↑ Si tende a rispettare una certa equidistanza fra "Lupo" verso tutti gli altri bambini dimodoché nessun bambino risulti svantaggiato
- ↑ Benché non sia possibile dare norme prescrittive, la formula iniziale più diffusa sembra essere il seguente dialogo:
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- Lupo: "Toc, Toc" (l'onomatopea del bussare)
- Bambini: "Chi è?"
- Lupo: "Sono il Lupo mangiafrutta!"
- Bambini: "Che frutto vuoi?"
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