Marco Biagi
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Marco Biagi (Bologna, 24 novembre 1950 - 19 marzo 2002) fu un professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro.
Laureatosi in giurisprudenza a Pisa presso l'attuale Scuola Superiore Sant'Anna, è stato un grandissimo esperto di diritto del lavoro e professore presso le Università di Pisa, Università della Calabria, Università di Ferrara e infine Modena, a partire dagli anni '90 ebbe numerosi incarichi governativi come consulente ed esperto di diritto del lavoro:
- nel 1997 fu rappresentante del Governo italiano nel Comitato dell'Unione Europea per l'occupazione e il mercato del lavoro;
- nel 1998 fu consigliere degli allora ministri Antonio Bassolino e Tiziano Treu;
- nel 2001 fu consulente dell'allora ministro del lavoro e delle politiche sociali, Roberto Maroni.
Molto conosciuto, soprattutto in Giappone, per la sua conoscenza del diritto del lavoro comparato e per i suoi studi sul mondo del lavoro nei paesi orientali.
Indice |
[modifica] L'omicidio Biagi
Il 19 marzo 2002 venne ucciso, a 51 anni, dalle Nuove BR, in un agguato a Bologna sotto casa sua mentre rientrava verso le ore 20.
Al professore il Ministero dell'Interno, in quel periodo diretto dal Ministro Claudio Scajola, di Forza Italia, aveva tolto la scorta, che Marco Biagi aveva chiesto di tenere solo pochi mesi prima, proprio per timore di attentati. Dopo che gli fu tolta la scorta ne fece nuovamente richiesta al Ministero del Lavoro, presso cui operava, in quanto non si sentiva sicuro e riceveva minacce di continuo. Questa non gli fu accordata. I colpevoli stessi ammisero che avevano deciso di colpire proprio lui in quanto era un personaggio di grande visibilità e allo stesso tempo facile da colpire perché poco protetto. Il ministro Scajola fu costretto alle dimissioni, in seguito alle polemiche conseguenti all'attentato, in particolare dopo aver dichiarato, in presenza di giornalisti durante una visita di Stato a Cipro, che Marco Biagi "Era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza".
Nel 2005 cinque terroristi furono condannati all'ergastolo come responsabili del suo omicidio: Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi, Marco Mezzasalma, Diana Blefari Melazzi e Simone Boccaccini.
[modifica] La riforma del lavoro
Giuslavorista italiano, a lui venne dedicata la riforma del lavoro varata dal II Governo Berlusconi poco tempo dopo l'attentato (Legge 30/2003 "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro"). I risultati della sua legge sono oggetto di grande dibattito: infatti da una parte vi sono coloro che la difendono sottolineandone l'effetto positivo sulla crescita dell'occupazione (senza che vi sia stata una crescita della produttività accompagnata da una crescita media procapite della povertà per lavoratore rapporto istat sulle forze lavoro 2005), dall'altra chi la contesta ritenendo che essa abbia soltanto aumentato la precarietà dei lavoratori (ed il numero dei precari) ossia lavoratori senza garanzie e tutele, anche per lavori che invece ne necessiterebbero. Molti altri accusano di aver affibbiato il nome "legge Biagi" a qualcosa di ideologicamente simile a quanto proposto dal giuslavorista , ma sostanzialmente metto diverso da ciò che auspicava Biagi nel suo libro bianco. Maggiormente incriminata è la formula del contratto a progetto, una fattispecie di lavoro autonomo assimilato nel reddito a lavoro dipendente. Divenuta famosa, perché utilizzata come sistema per eludere la legge ed evadere oneri contributivi e il minimo salariale sindacale, derivante dal rapporto da lavoro dipendente . La legge in questione é criticata dai giuristi del settore che anche solo dal punto di vista puramente tecnico, senza entrare nel merito delle questioni, si tratta di fatto, di una legge complicatissima, composta da più di 80 articoli, applicabile solo in piccolissima parte, che tra l'altro é stata la più criticata.(vedi caso Atesia [1]) , senza che esista un reale progetto o parte di esso, art. 69 dlgs 276/03 e che invece ricadrebbero nella disciplina del lavoro dipendente art. 61 comma 1 dlgs 276/03
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Per approfondire, vedi la voce Legge 30/2003. |
[modifica] Facoltà di economia "M. Biagi" di Modena
A Marco Biagi è stata intitolata la facoltà di economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia, ateneo presso il quale ha insegnato durante gli ultimi anni della sua vita. La suddetta facoltà è oggi ai primi posti nella graduatoria nazionale delle facoltà d'ambito economico, specialmente per quanto riguarda il mercato del lavoro e le sue dinamiche, campo in cui appunto lavorava Biagi.
L'università in accordo con la famiglia Biagi, ha inoltre istituito una fondazione ed un centro studi per attuare, promuovere e favorire ricerche e studi scientifici nazionali ed internazionali nel campo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.
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Articolo su Wikinotizie: Confermate le sentenze al processo d'appello per l'omicidio di Marco Biagi 6 dicembre