Mefistofele (opera)
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Mefistofele | |
Lingua originale: | italiano |
Musica: | Arrigo Boito |
Libretto: | Arrigo Boito |
Fonti letterarie: | Faust di Goethe |
Atti: | un prologo, quattro atti, un epilogo |
Prima rappresentazione: | 5 ottobre 1868 |
Teatro: | Milano, Teatro alla Scala |
Versioni successive:
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Personaggi:
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« Son lo spirito che nega
Sempre tutto: l'astro, il fior... Il mio ghigno e la mia bega Turban gli ozi al Crëator» |
(Mefistofele, atto I scena II)
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Mefistofele è il titolo di un'opera in quattro atti, un prologo e un epilogo, scritta e composta da Arrigo Boito ispirandosi al Faust di Goethe.
La prima rappresentazione avvenne a Milano, al Teatro alla Scala, il 5 ottobre 1868, ma si risolse in un insuccesso. L'opera venne quindi tagliata e rielaborata dall'autore, e la nuova versione andò in scena al Teatro Comunale di Bologna il 4 ottobre 1875.
Indice |
[modifica] Trama
[modifica] Prologo in cielo
Nebulosa Dopo il bellissimo preludio, echeggiano dietro la nebulosa i cori della prima falange celeste che ineggiano al signore (Ave signor degli angeli e dei santi). Compare Mefistofele (Ave signor, perdona se il mio gergo), che sfida il creatore: afferma di poter tentare il vecchio Faust. Il Chorus Mysticus acconsente, e Mefistofele è sicurissimo della sua vittoria. Esce di scena al comparire dei cherbini, che, assieme alle penitenti, alle falangi celesti e a tutto il paradiso rendono una lode finale al signore.
[modifica] Atto I: La domenica di Pasqua
Scena I: Francoforte. Durante le celebrazione della domenica della Pasqua, Faust e l'amico Wagner osservano incuriositi uno strano Frate Grigio.
Scena II: Faust si interroga sull'amore di Dio verso l'uomo (Dai campi, ai prati) ed incontra il Frate Grigio, alias Mefistofele (Son lo spirito che nega) al quale concede l'anima in cambio della sapienza e della giovinezza. Mefistofele otterrà l'anima di Faust, se quest'ultimo dirà "Arrestati, sei bello!".
[modifica] Atto II: Il giardino, La notte del Sabba
Faust incontra la giovane Margherita, e i due si innamorano, mentre Mefistofele tenta di sedurre Marta. Margherita vorrebbe trascorrere la notte insieme a Faust, ma la vecchia madre dorme con lei. Faust le consegna una boccetta che afferma contiene narcotico, ma in realtà è un potente veleno. Alla fine della scena, Marta con Mefistofele, Margherita con Faust, si innamorano.
Nella seconda scena, Mefistofele porta Faust sul monte Brocken (Su, cammina, cammina), e gli mostr il sabba romantico. Gli stregoni e le streghe rendono omaggio a Mefistofele. Dopo l'aria Ecco il mondo cantata da Mefistofele, compare l'immagine di Margherita. Faust ne è turbato (Ah! strano vezzo il collo le circonda d'una riga sanguigna). Mefistofele fa in modo che l'immagine scompaia, e il sabba riprende.
[modifica] Atto III: La morte di Margherita
Margherita è condannata a morte per aver ucciso la madre e il figlio (L'altra notte in fondo al mare). Faust giunge con Mefistofele e cerca di convincerla a farla scappare (Lontano, lontano). Ma la donna, riconoscendo in Mefistofele il Diavolo, rifiuta di scappare con Faust, e l'anima della donna ascende al cielo (Enrico, mi fai ribrezzo).
[modifica] Atto IV: La notte del Sabba classico
Mefistofele mostra a Faust la notte del sabba classico. Le coretidi e le ninfe rendono omaggio alla bella Elena di Troia, che però ha un'orribile visione della distruzione di Troia (Notte, cupa, truce, senza fien funebre...orrida notte d'Illio!). Faust compare e seduce Elena (Forma ideal, purissima). I due rappresentano l'emblematica unione dello spirito romantico con quello classico.
[modifica] Epilogo: La morte di Faust
Faust, tornato vecchio, è intento alla costruzione di un nuovo mondo, e, affascinato dalla propria opera (Giunto sul passo estremo), non vuole più concedere l'anima a Mefistofele. Compaiono le schiere angeliche che distolgono Faust dal diavolo. Mefistofele cerca di ipnotizzarlo ancora, ma Faust pronuncia la fatidica frase. Mefistofele ha vinto, ma Faust è salvato dall'anima di Margherita che intercede presso Dio per lui, mentre risuonano i canti delle schiere angeliche che avevano aperto l'opera. Mefistofele sprofonda nella terra, irradiato dalla luce dei cherubini.
[modifica] Brani famosi
- Ave signor, coro (prologo)
- Ave signor, perdona se il gergo, monologo di Mefistofele (prologo)
- Dai campi ai prati, romanza di Faust (atto primo)
- Son lo spirito che nega, canzone di Mefistofele (atto primo)
- Ecco il mondo, canzone di Mefistofele (atto secondo)
- L'altra notte in fondo al mare, romanza di Margherita (atto terzo)
- Lontano, lontano, lontano, duetto tra Faust e Margherita (atto terzo)
- Spunta l'aurora pallida, romanza di Margherita
- Notte cupa, truce, senza fine, funèbre, monologo di Elena (atto quarto)
- Giunto sul passo estremo, romanza di Faust (epilogo)
[modifica] Incisioni
- Julius Rudel, direttore. Norman Treigle, Mefistofele. Placido Domingo, Faust. Montserrat Caballé, Margherita. Josella Ligi, Elena. Heather Begg, Marta. Thomas Allen, Wagner. Delia Wallis, Pantalis. Leslie Fyson, Nereo. Ambrosian Opera Chorus, London Symphony Orchestra, 1974