Mettā
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Mettā (in sanscrito è maitrī) è una parola Pali che significa amore-gentilezza non condizionate. Mettā è uno dei dieci pāramitās della scuola buddhista Theravada. Il mettā bhāvanā (coltivazione del mettā) è una forma comune di meditazione, praticata con la coscienza del respiro, che dà concentrazione, al fine di prevenire la perdita di compassione.
L'oggetto della meditazione mettā è quello di sviluppare benevolenza e compassione verso tutti gli esseri senzienti. La pratica solitamente inizia con la coltivazione della compassione e dell'amore per se stessi, poi per le persone amate, gli amici, maestri, stranieri ed infine per i nemici. Costituisce un buon metodo per clamare la mente, essendo un "antidoto" all'ira. Chi sviluppa il mettā difficilmente sarà turbabile e potrà sopprimere la rabbia sul nascere. Tali persone saranno più attente verso gli altri, più disposte a voler bene ed amare, e più inclini ad amare incondizionatamente.
I Buddhisti credono che le persone che hanno molto mettā saranno più felici poiché non vedranno motivi per volere il male di qualcuno. I maestri buddhisti possono raccomandare la meditazione sul mettā come antidoto all'insonnia e agli incubi. È comunemente sentito che coloro i quali sono intorno ad una persona che ha sviluppato il mettā si sentono a loro agio e più felici. L'emanazione del mettā contribuisce ad un mondo pacifico, d'amore e felicità.
Indice |
[modifica] Passi
I sei passi del mettā bhāvanā sono coltivare amore e benevolenza verso:
- Se stessi
- Un buon amico
- Una persona neutrale
- Una persona difficile
- Tutti quattro i precedenti
- Gradualmente, l'intero universo
- (Kamalashila 1996, p.25-26)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Kamalashila (1996). Meditation: The Buddhist Art of Tranquility and Insight. Birmingham: Windhorse Publications. ISBN 1899579052.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Un testo sul mettā di Acharya Buddharakkhita
- (EN) Il Mettā Sutta