Monovolume
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Le vetture monovolume, definite anche con il termine Minivan, sono caratterizzate dal posizionamento estremamente avanzato del posto guida che consente un notevole ingrandimento longitudinale e verticale dell'abitacolo.
La paternità della "monovolume moderna" europea è certamente da attribuire alla "Espace", un modello progettato dalla Matra alla fine degli anni '70 e prodotto dalla Renault a partire dal 1984. Al di là dell'Oceano più o meno contemporaneamente vedeva la luce la Chrysler Voyager, successivamente apparsa anche sui mercati europei.
L'idea originaria era di unire la comodità e lo spazio fornito dai vari furgoni finestrati dell'epoca e che tanto avevano avuto successo nell'era Hippie, primo tra tutti il Volkswagen Caravelle immortalato in numerose pellicole cinematografiche, con le prestazioni e le finiture delle moderne autovetture. Anche in Italia, alcuni anni dopo aveva avuto una certa diffusione un modello simile, per quanto di dimensioni più ridotte, il Fiat 900.
Occorre aggiungere che, già nel 1960, la Fiat aveva realizzato la "600 Multipla", una piccola monovolume che offriva 6 posti su tre file, nonostante la lunghezza di tre metri e mezzo ed il passo di soli due metri.
Visto il costante successo della Espace, molte case automobilistiche decisero di mettere in listino modelli di quella fatta, pur con il notevole ritardo dovuto ai dubbi circa la limitata produzione in rapporto ai notevoli investimenti da affrontare.
Negli anni novanta, in seguito ad un accordo tra i gruppi Fiat e PSA, sono state prodotte e commercializzate le monovolume Fiat Ulysse, Lancia Z, Peugeot 806 e Citroën Evasion, tutte costruite sullo stesso pianale e dotate di molte componenti comuni.
Successivamente, la medesima strategia è stata attuata dai Gruppi VW e Ford, realizzando i modelli Ford Galaxy, SEAT Alhambra e Volkswagen Sharan.
La struttura tipo comportava la presenza di due serie di sedili fisse e la possibilità dell'aggiunta, a scapito del volume utile del bagagliaio, di una ulteriore fila di sedili per raggiungere la capacità di ospitare 7/8 persone. Una ulteriore comodità è fornita dalla modularità dei sedili stessi che possono essere facilmente sistemati e bloccati in varie posizioni tanto da poter passare da una configurazione a soli due posti e ampio vano di carico, ad una simile ad un salottino con i sedili faccia a faccia sino a quella appunto di massimo carico di passeggeri.
Attualmente, quasi tutti i costruttori hanno in listino un modello monovolume. Un posto di riguardo è ben meritato dalla Fiat Multipla del 1998, la prima monovolume che vede lo sviluppo trasversale dell'abitacolo, con la presenza all'anteriore di un sedile a 3 posti.
Quanto all'invenzione della tipologia monovolume, si ritiene che il primato appartenga al carrozziere Ercole Castagna di Milano che realizzò, nel 1913, la prima vettura di questo tipo della quale si abbia notizia.
La monovolume ante litteram, venne commissionata dal conte Ricotti e costruita utilizzando un autotelaio Alfa Romeo 40/60 Hp.
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