Movimento Lavoratori per il Socialismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Movimento Lavoratori per il Socialismo è il nome che fu adottato dal partito nato il 1° febbraio 1976 dal Movimento Studentesco, quest'ultimo sorto nel 1968 all'Università Statale di Milano.
Segretari nazionali sono stati Salvatore Toscano e, dopo la sua scomparsa nel 1976, Luca Cafiero. Dopo alterne vicende confluì nel Pdup di Lucio Magri e Luciana Castellina nel 1981.
All'origine tentò una singolare unificazione di temi maoisti, ed addirittura, nei primi anni di attività, di rivendicazione del ruolo di Stalin, con l'esperienza sempre molto attiva nei movimenti di massa.
Il concetto, tratto dalla storia del movimento operaio e della sinistra del Fronte Popolare doveva racchiudere questi elementi, altrimenti assai distanti. Questa ispirazione raccolse l'adesione di molti giovani provenienti dalle scuole superiori e dalle Università, in particolare, oltre Milano, le Puglie, Frosinone, Napoli, Catania, Bologna, Firenze e di alcune prestigiose figure della Resistenza come Giuseppe Alberganti ed il pittore Raffaele De Grada.
Il supposto stalinismo e l'accusa di svolgere una attività di servizio d'ordine ai limiti della legalità portarono però più volte ad un isolamento il piccolo partito. Nel 1977 frequenti furono le contrapposizioni tra MLS e l'ala più violenta del movimento, Autonomia Operaia, in particolare.
Dal 1975 lo MLS partecipò con altri gruppi della sinistra all'esperienza elettorale di Democrazia Proletaria. Da notare che l'MLS fu forse l'unico gruppo della sinistra extra-parlamentare a non contribuire con propri ex-militanti al terrorismo, questo anche in virtù di una posizione ferma contro il "guevarismo" (mito del Che Guevara) e dell'"ora X" e una radicata valutazione del pensiero di Gramsci sull'egemonia.
L'MLS tentò di superare l'immagine settaria con una grande attenzione al PSI e poi, in seguito al chiarirsi degli orientamenti di Craxi, al PdUP, al PCI ed al movimento sindacale.
Caratteristica dell'MLS l'attività culturale e di ricerca, con la promozione del settimanale Fronte Popolare e del quotidiano La sinistra, di più case editrici e discografiche, di una catena di librerie.
Militarono nel MLS Paolo Gentiloni (oggi deputato della Margherita, Ministro delle comunicazioni nel Governo Prodi), Sergio Cusani (divenuto poi noto per le vicende legate a Mani pulite), Luciano Pettinari (divenuto poi deputato PDS), Alfonso Gianni (deputato di Rifondazione Comunista e sottosegretario nel governo Prodi), Giovanni Cominelli, Claudio Pagliara (giornalista RAI,corrispondente da Gerusalemme), Tito Boeri (economista).