Nike di Samotracia
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Nike di Samotracia |
autore ignoto, II secolo a.C. |
Marmo pario, altezza 328 cm |
Parigi, Museo del Louvre |
La Nike di Samotracia è una scultura risalente al II secolo a.C..
La Nike (in greco Νίκη - dea della vittoria) fu ritrovata a Samotracia, un'isola del Mare Egeo nel 1863 in migliaia di frammenti.
Probabilemente siamo di fornte ad un ex voto portato nell'isola dai rodici a ricordo della vittoria della battaglia navale di Side (191 - 190 a.C.), in cui Rodi, alleata di Pergamo, sconfisse Antioco III il grande re di Siria.
Esempio di fusione tra moduli fidiaci (il panneggio), prassitelici (il colorismo) e lisippei (lo spazialismo), la Nike di Samotracia fu posta originariamente sulla prua marmorea di una nave, obliquamente slanciata, dinamicizzata dai chiaroscuri e dall'illusionistico panneggio del vento.
Nelle mani (ritrovate e ammirabili in vetrina) impugnava una tromba, simbolo di trionfo.
Insolita l'impostazione data alla scutura: la prorompenza del seno e l'aspirazione eroica e decisa non esprimono i convenzionali tratti lievi e virginei conferiti ad una scultura di donna.
Le dimensioni della statua sono poco superiori a quella umana: l'inarrestabile forza che scaturisce dall'opera è data unicamente dalla tracotante carica vitale.
Tale carica vitale è ancora oggi sfuruttata, in quanto l'opera è collocata in punto cruciale del museo; essa si erge maestosa in cima allo scalone progettato da Hector Lefuel, che collega la Galerie d'Apollon e il Salon Carré.