Discussione:Paninaro
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C'è qualche fonte per tutte queste affermazioni così dettagliate? --Sn.txt 02:45, 17 ago 2006 (CEST)
la mia memoria...purtroppo...
Sorry per il logo aziendale.. non era mio intento fare propaganda.
Roberto1974 19:56, 23 nov 2006 (CET)
- Per quello che vale anche la mia memoria conferma gran parte delle affermazioni fatte. --Draco "What you see is not real" Roboter 04:20, 24 gen 2007 (CET)
No Problem, anche se poi - tutto sommato - quel logo è ben collegabile al "movimento" paninaro, però, a mio parere, un logo è bene che sia inserito solo nelle pagine dedicate direttamente alle aziende - Grazie --pino_alpino 19:59, 23 nov 2006 (CET)
Ottimo l'articolo. Mi sono permesso, da persona allora abitante a Roma di ampliare l'argomento sui "tozzi" della capitale. Da compagno d'armi sia di paninari che di dark milanesi ho sdrammatizzato l'aspetto dello contrapposizione ideologica. Di recente ho avuto noie circa la redazione dell'argomento sui "pariolini" romani e la valenza del lessico nei decenni passati. Probabilmente qualcuno si è infastidito dell'associazione con i ben più aperti paninari ed ha considerato l'argomento "poco enciclopedico" al punto da cancellarlo. Alla faccia della libera enciclopedia. Nel forum di discussione si è alzato un vespaio dove alcuni opterebbero per la cancellazione da wikipedia anche di tamarro, coatto e dunque paninaro. Proprio non capisco -- Utente:159.213.50.2 18:10, 19 mar 2007 (CET)
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[modifica] Enzo Braschi
Scusate se butto lì un'osservazione senza darmi direttamente alle modifiche, ma non ho tempo di fare le cose per bene in questo periodo.Credo che in questa voce occorra fare un riferimento al personaggio di Enzo Braschi in "Drive in", apparso se ben ricordo nel 1984. Il "paninaro" di Braschi apparve in TV in contemporanea con lo sviluppo della sottocultura, e probabilmente ebbe un ruolo decisivo nella codificazione dei modi di fare e di apparire di coloro che si richiamavano all'essere "paninaro".In un'intervista (che non sono riuscito a ritrovare per una citazione completa, ma che ho sentito in TV), Braschi stesso disse che prima della sua caratterizzazione i "paninari" come identità ed autodefinizione non esistevano, e molti iniziarono a sentirsi come parte di un movimento subculturale identificabile proprio quando videro il suo personaggio.Grazie per l'attenzione; spero di tornare sulla voce con materiale migliore Mariuz
[modifica] Modifiche proposte
avendo fatto parte per alcuni anni di quella tristissima moda ti posso assicurare che quando Braschi iniziò a fare il Paninaro a Drive In, i paninari a Milano esistevano da almeno 4 o 5 anni, sapevano benissimo chi erano, anche se tra loro non si chiamavano in tal modo. i primi articoli che parlarono di essi furono del Corriere della Sera, nelle pagine della cronaca milanese intorno al 1983, 84, quando in seguito ad alcune risse molto violente tra paninari e punk e tra paninari e metallari, avvenute di fronte al Burghy di San Babila (primo fast food italiano), il giornale iniziò a parlare di Neo Sanbabilini, con riferimento al '68 e al '77.
qualche mese dopo in altri articoli venne fuori il termine Paninari, che non era usato dagli stessi, ma da altri gruppi tipo Punk o Metallari o Cinesi che lo usavano come dispregiativo. il nome, come riportato, deriva dal Bar Al Panino di Piazzetta Liberty.
Quando "arrivò" Braschi, i paninari a Milano erano ormai decine di migliaia, sopratutto concentrati in alcuni licei privati: Oppenheimer (dove studiavano la larghissima maggioranza di coloro che iniziarono tale pseudo sottoculturea e moda), Gonzaga, Studium, Tommaseo, Leone XIII°, e per le ragazze Orsoline e Marcelline. Nei licei pubblici tale moda attecchì solo in seguito e in modo comunque superficiale.
Quindi Braschi, come molti comici non fece altro che osservare una situazione esistente e di dileggiarne i tratti più ridicoli, pacchiani e volgari (che certo non mancavano...anzi!). ma da qui a dire che Braschi fu o l'ideologo (ridicolo perchè i paninari non avevano alcuna ideologia) o addirittura l'inventore del termine Paninaro è totalmente falso e inesatto. Se Braschi afferma ciò è in totale malafede.
personalmente avendo all'epoca 15 anni e facendo parte di quella moda giovanile da un paio di anni, mi ricordo che Braschi era molto poco amato tra i paninari, che vedevano in lui solo una enorme presa per il culo! altri non sopportavano tutta quella pubblicità , che infatti fece dilagare in moda praticamente generale e nazionale quella che era un moda legata ad alcuni licei di Milano e comunque ristretta, che faceva sentire parte di un nucleo di persone e non di una enorme massa come poi avvenne.
di sicuro però Braschi ha contribuito a creare la "macchietta del paninaro", sopratutto con la gestualità e con lo slang. alcune parole erano realmente prese dalla strda, ma altre TOTALMENTE INVENTATE e praticamente non utilizzate a Milano. si diffusero invece nel resto d'Italia!
Per quanto mi ricordo posso tra l'altro affermare con totale sicurezza che a Milano i paninari erano morti e sepolti già nel 1986, proprio quando arrivò il boom nel resto d'Italia, complice Braschi e i giornaletti tipo Il Paninaro o altre nefandezze simili.
nel 1987 infatti iniziò lentamente a svilupparsi una sorta di "moda" pre-grunge. iniziarono a vedersi sempre più anfibi, camice scozzesi, giacche invernali, capelli lunghi. il tutto esplose poi nel 1989/90 con i primi Lp dei Nirvana, dei Soundgarden, dei Mudhoney e con la svolta punk.rock di alcune discoteche della città , tipo il Rolling Stones e con il sempre maggiore afflusso di persone a vedere i concerti di musica di quel genere al Bloom di Mezzago. Negli stessi anni aprirono anche il Bar Tabacchi di Via Larga, la Serra di Baggio e altri dove poter pogare tutta notte.
anche in quel caso, appena Radio DJ e simili iniziarono a programmare Smell Like Teen Spirit tutto il giorno, i giornalisti iniziarono a venire a Milano e si accorsero di questa nuova moda, era il 1990-1991. era il Grunge. e la larga parte di coloro che ne facevano parte, volenti o nolenti, dato che al contrario dei Paninari non prefigurava nessun capo d'abbigliamento firmato o di moda o "necessario", erano proprio ex-paninari.
allo stesso modo quando il Grunge esplose sui giornali nazionali e poi di seguito come moda nazionale, a Milano praticamente si esaurì nel giro di pochi mesi.
nel 1992, 93 praticamente era già finito.
ma era cosa molto differente rispetto ai paninari. nacque casualmente guardando e copiando le copertine degli LP di punk rock delle band di Seattle. nacque come fenomeno piccolo e ristretto e ricordo che al Bloom di Mezzago a vedere i concerti c'erano sempre le stesso 300, 400 persone a vedere i Nirvana, i Seers, i Vipers, i Gun Club eccetera, e le stesse, in maggior numero le si trovava al Rolling Stones e al Propaganda a vedere Jane's Addiction, Pixies, Soundgarden, Mudhoney, Nick Cave.... non c'erano dettami di moda, ne obblighi di vestiario, anzi, l'esatto cotnrario. era la musica a legare, l'alcool e le droghe leggere e il pogo. niente di più.
saluti.
- Distingui opinioni da fatti osservati, cerca le fonti e modifica. La mia opinione è che Enzo Braschi invento il "paninaro", come tu stesso dici, per il resto di italia e solo in questo senso la sua macchietta divenne importante per la sottocultura. Mi pare di ricordare che a Roma i ci fossero i Tozzi e a Cagliari i Toghi, se c'è qualcuno che può confermare. Sono sostanzialmente d'accordo, avendo vissuto in quel luogo negli stessi anni, ma sarà dura trovare delle fonti. Draco "What you see is not real" Roboter
[modifica] Pali e dispari
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«Recentemente il duo comico Pali e Dispari ha proposto due personaggi simili.»
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Simili in che senso? Io toglierei visto che non capisco che c'entrano. Draco "What you see is not real" Roboter
Simili (nel linguaggio utilizzato) al personaggio di Braschi.
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- Non mi sembra proprio, i pari e dispari prendono in giro i ragazzi pseudo hip-hop urbani, nulla nel look e nel linguaggio li assimila ai paninari. Tolto la frase.--L'uomo in ammollo 11:32, 8 mar 2007 (CET)
[modifica] A proposito...
Io sono contrario alla pena di morte. Ma per Jovanotti farei un'eccezione.