Paolo di Samosata
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Paolo di Samosata (ca. 200 - ca. 275), vescovo di Antiochia dal 260 al 272, eretico adozionista.
Funzionario della regina Zenobia di Palmira, si interessò alle dottrina enunciata da Teodato di Bisanzio e ampliata da Artemone nel III secolo. Dottrina che considerava Gesù soltanto un uomo, in lui la divinità consisterebbe nella semplice dignità di figlio adottivo di Dio.
In un concilio riunito ad Antiochia, guidato dal prete Malchionne, il Samosateno fu accusato d'eresia, condannato e deposto dalla carica di vescovo. Paolo, protetto dalla regina Zenobia, rifiutò di lasciare la cattedra episcopale. Solo nel 272, l'imperatore Aureliano, di passaggio ad Antiochia, lo costrinse a lasciare la carica.