Paria dei cieli
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Terzo e ultimo capitolo della saga dell'impero, Paria dei cieli (pubblicato nel 1950) riprende e amplia un racconto dello stesso Asimov di qualche anno prima, Invecchia con me, rifiutato da diverse case editrici e rimasto inedito, nella sua stesura originale, fino agli anni Ottanta.
[modifica] Trama
Joseph Schwarz, un sarto in pensione della Chicago anni Cinquanta, in seguito a un banale esperimento nucleare, viene catapultato a sua insaputa in un futuro remotissimo, in cui la Terra è solo la periferia di un immenso Impero Galattico comprendente milioni di pianeti. Nello stesso tempo, da Sirio giunge, ospite del Procuratore Imperiale Ennius, l'archeologo Bell Arvardan, deciso a scoprire sull'antico pianeta, ormai in gran parte radioattivo e spopolato, le tracce originarie della specie umana. Schwartz viene ospitato da un contadino e poi condotto all'Istituto del dottor Shekt, dove è sottoposto al trattamento di un'apparecchiatura segreta e da cui fugge pochi giorni dopo. Arvardan compie un giro nelle principali città della Terra, ridotte a poco più che villaggi, e si imbatte nella figlia di Shekt, Pola , della quale si innamora, aiutandola a recuperare lo spaurito Schwartz. Questi, ricondotto a casa del contadino, impara in poco tempo la lingua dell'epoca e apprende diversi particolari che gli rendono chiaro quanto accadutogli; al tempo stesso, si rende conto di aver acquisito, dopo il trattamento, non solo accresciute capacità intellettive ma anche la facoltà di entrare in contatto con le menti altrui. Tornato in città, è catturato dal perfido Balkis, membro della Società degli Anziani e Segretario del Gran Ministro terrestre, che lo faceva sorvegliare assieme ad Arvardan e Shekt ritenendoli spie dell'Impero. Prima di essere imprigionati, però, Arvardan, Shekt e Pola scoprono che Balkis è a capo di una cospirazione volta a diffondere per la Galassia il virus della febbre comune, mutato per effetto della radioattività, a cui solo i terrestri risultano immuni. Servendosi dei poteri mentali dell'uomo del passato, riescono a liberarsi e a consegnare Balkis alle autorità imperiali. Per convincere Ennius della colpevolezza di Balkis, tuttavia, Schwartz deve inventarsi uno stratagemma per allontanarsi dalla base militare in cui si svolgono gli interrogatori di accusatori e accusati e per servirsi del suo potere per obbligare un pilota a bombardare il luogo da cui stanno per partire i missili carichi di virus. Allo scadere dell'ora X, Balkis, per godersi il suo trionfo, confessa tutto e viene così smascherato, ma l'umanità è salva.
[modifica] Commento
E' uno dei romanzi più fantasiosi e ricchi di intuizioni della produzione asimoviana. In esso si intrecciano più temi ricorrenti nelle sue opere di fantascienza: i viaggi nel tempo, la Terra radioattiva, gli odi e le discriminazioni razziali (su scala interplanetaria), i poteri telepatici (vedi il robot Giskard nel ciclo dei robot). Lo scenario temporale in cui viene proiettato il protagonista è quello segnato dal massimo splendore dell'Impero di Trantor, un'epoca di pace e prosperità ispirata probabilmente all'età augustea dell'Impero Romano. Con Paria dei cieli si chiude la trilogia dell'Impero Galattico, la cui successiva decadenza è parte integrante delle vicende del ciclo della Fondazione.