Percezione extrasensoriale
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Viene chiamata percezione extrasensoriale o ESP (acronimo dell'espressione inglese Extra-sensory perception) ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi. Un sinonimo diffuso è anche sesto senso. L'uso di questo termine sottintende l'esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico.
Le percezioni extrasensoriali vengono chiamate in modi diversi a seconda della loro natura:
- capacità di prevedere il futuro (precognizione)
- capacità di percepire visivamente cose non visibili naturalmente (chiaroveggenza)
- capacità di comunicare con il pensiero (telepatia)
Il campo di studio delle percezioni extrasensoriali (e di altre presunte manifestazioni paranormali come la psicocinesi) è chiamato parapsicologia.
[modifica] Il dibattito sull'esistenza delle percezioni extrasensoriali
Il dibattito sull'esistenza o meno delle percezioni extrasensoriali è molto acceso. Da un lato i sostenitori dell'esistenza di questi fenomeni portano a sostegno delle loro tesi una grossa quantità di ricerche, dall'altro sono state sollevati dubbi significativi sulla validità metodologica di questi studi.
[modifica] Bibliografia
- Piero Cassoli, La parapsicologia, Xenia, 2001
- Ugo Dettore, Paranormale - Dizionario enciclopedico, Milano: Mondadori, 1992
- Massimo Polidoro, L'illusione del paranormale, Padova: Esedra, 1997