Peter Bogdanovich
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Peter Bogdanovich (Kingston, New York, 30 luglio 1939) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense di origini russe.
Fin da giovane si interessò al teatro, all'arte figurativa ed alla critica cinematografica. Inizlamente fu fortemente attratto dalla nouvelle vague francese. Nel 1965 strinse un prolifico sodalizio artistico con Roger Corman, maestro dell'horror e punto di riferimento per un’intera generazione di autori.
Dopo aver lavorato per la televisione statunitense e dopo aver lavorato a fianco a Jack Nicholson in Il serpente di fuoco (1967), gira il suo primo film Bersagli nel 1968, che fu essenzialmente un omaggio all'attore Boris Karloff.
Grandissimo estimatore del cinema americano degli anni d'oro, rese un secondo omaggio a una figura ammiratissima, John Ford, uno dei padri del western, realizzando un documentario sul vecchio regista, intitolato Diretto da John Ford (1971). Lo stesso anno diresse L'ultimo spettacolo, che lo fece conoscere al pubblico internazionale. L'anno successivo viene diretto da Orson Welles in L'altra faccia del vento (1972).
Già dai suoi primi lavori traspare la filosofia di Bogdanovich: tutti i grandi film sono già stati realizzati, ed ai contemporanei non resta altro che proporre una poetica della nostalgia, rifacendo i grandi e insuperati classici degli anni Quaranta e Cinquanta. I suoi successivi film sono veramente dei remake originali e ricercatissimi sul piano formale: Ma papà ti manda sola? (1972), che riprende lo stile di Vincente Minnelli, e Luna di carta (1973), ispirato al cinema di Frank Capra.
Finalmente arrivò l'amore (1975) è un tipico musical in stile anni Trenta, Vecchia America (1976) risale alle origini del cinema hollywoodiano.
Nel 1974 tentò senza troppo successo una riduzione da un testo letteratio, dirigendo Daisy Miller (1974), dal romanzo di Henry James. Il successivo Saint Jack (1979) lanciò Ben Gazzarra in un'esotica avventura a Singapore. Con ...e tutti risero (1981) si cimentò con la commedia giallo-rosa.
Nel successivo Dietro la maschera (1985) affronta con tatto il delicato tema dell'handicap, rendendolo uno dei film più riusciti del regista. Nelle opere successive la ripetitività dei temi inizia a dare segni di stanchezza e di esaurimento della vena creativa: Illegalmente tuo (1988), Texasville (1990), Quella cosa chiamata amore (1993), Rumori fuori scena (1992).
