Petronilla Paolini Massimi
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Petronilla Paolini Massimi, poetessa nata a Tagliacozzo la notte di natale del 1663 da Francesco Paolini, barone di Ortona dei Marsi, e da Silvia Argoli, dello stesso nobile casato cui appartennero il matematico Andrea Argoli e il poeta Giovanni. Per liberarsi dal marito, molto più vecchio di lei, fu costretta a ritirarsi in convento dove si dedicò alla poesia. Fu ammessa in Arcadia con il nome di Fidalma Partenide. Morì a Roma nel 1726.
Aveva solo quattro anni quando suo padre venne ucciso da «una mano possente per l’addietro amica», e ne aveva appena dieci quando fu costretta a sposare un uomo di trent'anni più vecchio, un cugino del papa, che voleva impossessarsi della sua dote. E' la storia triste e quasi sconosciuta della lotta di una donna per la libertà, è il racconto di una vita spesa in nome della propria dignità, ma è anche la storia tragica di una donna sacrificata dalle prepotenze e dagli egoismi della società che con la passione per la poesia eclissò i rimpianti illuminando il mondo con i suoi versi dolci e saturi di passione.