Pietro Putignano Pinto
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Pietro Putgnano Pinto Torre Santa Susanna (BR) 29 luglio 1928 è un poeta minore italiano contemporaneo.
Formatosi al liceo classico "Palmieri" di Lecce, scuola che vide tra i suoi studenti illustri anche Francesco Muscogiuri (1851- 1919), ha poi sempre vissuto a Torre S.S, suo paese natale, esercitando l'attività di maestro elementare. Fu in questo ambiente particolarmente favorevole agli studi, che Pietro Putignano ha maturato la sua passione per la poesia e per il teatro, arti, entrambe, che egli ha sempre rivolto ad una funzione pedagogica. Il suo intento è sempre stato quello di conferire alla poesia uno scopo fortemente moraleggiante, pur sostenendo fermamente che essa, ancor prima di un calcolo metrico, è pura opera del cuore e non è rivolta ad alcuna elite,come ha da affermare nel suo libro d'appunti "Penna vagabonda":
- La poesia è tale specie quando entra nel cuore di un profano
- La poesia non deve essere avulsa dalla realtà ma guardarla interpretando la coscienza collettiva.
Il suo stile è caratterizzato da un'attenta ricerca dei termini della lingua italiana, alternata però da un linguaggio estremamente colloquiale, quasi prosaico, tanto caro al Sermo Cotidianus dei poeti crepuscolari. E cari al crepuscolarismo sono anche i temi che ne caratterizzano la produzione poetica: la tristezza di un vecchio o di un barbone, una madre che culla il proprio bamibino, la famiglia, le preghiere, le piazzette, dediche a preti, pittori, artisti locali ecc. Nella sua produzione poetica si incontrano anche drammi sacri per il teatro (Barabba, Resurrexit), satira politica (Pizzicotti satirici), e una raccolta di epigrammi, strofi saffiche, odicine e sonetti dedicati ai poeti dell'antica Grecia (Rimembranze elleniche). Nel 1996 fonda il Cenacolo poetico - culturale "Giovanni Pascoli", che si arricchisce col passare degli anni e tuttora vede tra i suoi membri alcuni scrittori locali tra i quali Antonio Trinchera (Lo spettro, La luna e l'isola dei conigli, Il segreto della rosa); Alfio Gatti (Machaon),Valeria Martucci (Numerius), la poetessa Giuseppina Epifani, Luca Ribezzi, autore di compnimenti italiani e dialiettali, il poeta e scrittore Francesco Galasso, l'attrice di teatro e regista Olga Pisapia Fiore, e il critico letterario Enrico Castrovilli, autore di una vastissima produzione di poesia e di prosa.
[modifica] Produzione letteraria
- Primule all'ombra (Poesie), Torre S.S 1991
- Mumenti amari e schirsusi (Poesie dialettali), Torre S.S 1992
- Salsomaggiorelle e Turritanelle (Poesie) Lecce, 1995
- Colloqui silenziosi(Poesie), Lecce 1996
- Confessioni all'ombra dei cipressi (Epitaffi), Lecce 1996
- Rime sparse, Lecce 1998
- Pizzicotti satirici (Satira politica) Oria (BR), 2001
- Sussurri al vento (Poesie), Oria 2001
- Spine e Rose (Epigrammi), Oria 2002
- Rimembranze elleniche (Poesie), Oria 2003
- Penna vagabonda (Zibaldone), Oria, 2005
- Resurrexit (Dramma sacro), 2005
- Barabba (Dramma sacro), 2006
[modifica] La critica
Il critico letterario Mario Marti ha definito Pietro Putignano Pinto come Il poeta dei buoni sentimenti e dalla versificazione facile, schiva di ogni cerebrale elaborazione.
La sua poesia è infatti di stile semplice ed argomenti resi a tutti accessibili. Anche nell'opera "neoclassicistica" di "Rimembranze elleniche" egli conserva comunque la sua impronta crepuscolare, e i suoi orizzonti sono racchiusi entro il mondo della provincia, entro piccole inquietudini, entro un orizzonte di ottimi sentimenti capaci di far riflettere, ma pur sempre appartenenti alla sfera della quotidianità e della vita comune.