Pietro Ruggeri da Stabello
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Pietro Ruggeri da Stabello (Stabello di Zogno 1797, Bergamo 1858) fu un poeta dialettale bergamasco.
Pietro Ruggeri, che aggiunse al suo nome la dicitura “da Stabello” in onore del piccolo paese della valle Brembana in cui nacque nel 1797, fu uno dei più grandi poeti di espressione dialettale che la bergamasca abbia conosciuto.
Di carattere gioviale ed espansivo, amava comporre i propri versi a contatto con la gente, tant’è che gli argomenti da lui trattati non furono mai né troppo banali né troppo aulici, riguardanti principalmente la vita quotidiana della sua gente.
Non volle mai “celebrarsi”, tanto che per vivere svolse i lavori più disparati: anche per questo fu considerato un anti-personaggio.
I suoi scritti vennero rivalutati soltanto parecchi anni dopo la sua morte, avvenuta a Bergamo il 19 gennaio 1858. Basti pensare che la sua tomba andò persa dopo che il cimitero in cui era stato tumulato venne chiuso.
Come parziale indennizzo la città di Bergamo, oltre a dedicargli una via, inaugurò un mezzobusto marmoreo in suo onore in una delle piazze principali della città bassa.
[modifica] Le opere
- Raccolta Pietro Ruggeri (da Stabello), poeta vernacolare. Raccolta di appunti, poesie, corrispondenza epistolare e scritti vari, custoditi nella Biblioteca Angelo Mai di Bergamo.
- Rivoluzione di Bergamo dell'anno 1848
- Poesie in dialetto bergamasco sparse; raccolte da Achille Mazzoleni (1912)
- Poesie in dialetto bergamasco; raccolte da Antonio Tiraboschi (1931)
[modifica] Riferimenti bibliografici
- Bergomum di L. Ravasio: Bibliografia su Pietro Ruggeri da Stabello.
- Rime bergamasche, di P. Tommasoni: la Nota filologica in Pietro Ruggeri;