Plugin (musica)
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Un Plug-In (che in inglese significa "spina") è un componente aggiuntivo, normalmente sviluppato da terze parti, che permette l'aggiunta di effetti a una produzione audio - video - fotografica.
in pratica si tratta di un piccolo programma che per funzionare ha bisogno di essere richiamato da un applicazione "host", ovvero di solito un sequencer ma anche un audio editor
i plug-in lavoro su due tipi di dati: quelli MIDI (e vengono detti "instruments") o audio (quindi "effects").Questi ultimi, in ambiente audio di Home recording, simulano diverse apparecchiature hardware quali Riverberi, Compressori, Delay, Equalizzatori e altro. Mentre i plugin "instruments" simulano strumenti reali o spesso sintetizzatori prendendo in ingresso le informazioni MIDI riguardo alla nota suonata in quel particolare istante, e in base a questa danno in uscita un suono corrispondente a quella nota, suono derivante da un algoritmo che può essere di tre tipi:
1. a campioni: in pratica insieme al plug-in è presente una libreria di suoni campionati dallo strumento reale, in questo caso gli sviluppatori del plug-in registrano vari campioni, diversi tra loro per nota suonata e velocity che vengono richiamati in base alla nota suonata nel sequncer. Questa tecnica permette una grande fedeltà nella riproduzione dello strumento, ma con notevoli costi di realizzazione e occupazione di memoria sull' hard disk oltre ad una scarsa flessibilità nel regolare i parametri di ogni strumento
2. a modelli fisci: a differenza del tipo precedente, qui non viene campionato alcun suono, perché esso è riprodotto con l'uso di algoritmi che permettono al processore di simulare il suono da riprodurre. È una tecnica usata soprattutto per i sintetizzatori visto che per strumenti "concreti" sarebbe difficile simulare tutte le loro variazioni e sfumature, quindi si tratta di una tecnica che può dare buoni risultati così come ne può dare di pessimi, ma ha come vantaggio una grande flessibilità, contro una grande occpuazione di risorse della CPU
3. ibridi: come dice il nome, sono un ibrido delle due precedenti configurazioni, ed accomunano i loro vantaggi e i loro svantaggi...
Alcuni Plug-in possono essere utilizzati "stand-alone" ma la loro applicazione pratica, prevede il loro inserimento in un rack, per ogni traccia di un sequencer. La qualità di un plug-in dipende direttamente dall'algoritmo utilizzato. Il suono della traccia registrata, passando attraverso il rack di effetti entra direttamente nel mix finale.
Esistono diversi ambienti di sviluppo, fra i quali i più utilizzati sono VST (standard del steinberg, marchio che ha ralizzato cubase), DX (per ogni applicazione con sistema operativo Windows) e RTAS (per sistemi pro tools) e TDM (anch'essi per pro tools ma con la differenza che per funzionare hanno bisongo di DSP esterni al computer, spesso presenti su schede audio) ma ogni Plug-in, normalmente, viene posto sul mercato per ognuno di questi ambienti. Esistono, tuttavia, in commercio adattatori che permettono l'utilizzo di Plug-in VST in ambiente DX.
