Progetto Sassalbo
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Il Progetto Sassalbo (Sassalboproject) nacque nel 2001 a seguito di un noto avvistamento UFO avvenuto a Sassalbo (MS) il 16 giugno dello stesso anno, pubblicizzato allora ampiamente dai media (giornali e telegiornali nazionali). La casistica trattata e studiata dal Progetto Sassalbo si allontana tuttavia dalla mera ricerca ufologica ma si avvicina allo studio dei fenomeni luminosi anomali in atmosfera quali fulmini globulari, plasmoidi (ball of light), luci telluriche (earthlights). Nel mondo sono presenti numerosi siti caratterizzati da fenomenologie luminose simili studiati da altrettanti gruppi di ricerca scientifica. (Project Hessdalen in Norvegia, "Lago Ontario" in Canada, Cross Project in riviera Romagnola, ecc.) Fanno parte del Progetto Sassalbo numerosi membri di associazioni di ricerca ufologica (a causa del carattere border-line della ricerca) e scienziati esperti di fenomeni geofisici ed atmosferici.
Gli obiettivi principali che i membri del Progetto Sassalbo si prefiggono sono i seguenti:
- catalogare ed approfondire le testimonianze di eventi anomali nella zona di Sassalbo, nonché elaborare ed analizzare la documentazione strumentale (in particolare il materiale audio-video) raccolta sinora. - raggruppare eventuali casi con elementi affini in sottocategorie, per fornire un'idea iniziale di quali tipi di fenomeni si vanno ad indagare realizzare in loco una stazione automatica di rilevamenti strumentali, gestibile a distanza - organizzare e gestire una serie di sopralluoghi periodici per monitorare (sia con le osservazioni visuali, sia con una strumentazione adeguata) le eventuali attività anomale, al fine di ottenere ulteriori dati sui fenomeni in questione - studiare le caratteristiche naturali del luogo (aspetti geologici, climatici eccetera) - confermare o meno la ripetitività dei fenomeni - comparare le informazioni raccolte con quelle provenienti da ricerche analoghe svolte in altre aree geografiche - costruire e vagliare ipotesi sul verificarsi di tali fenomeni. In particolare, comprendere se essi dipendano in qualche modo da condizioni atmosferiche, climatiche, geofisiche, sismiche eccetera; inoltre, se abbiano origine comune o se si tratti di eventi disgiunti - comporre un modello scientifico del fenomeno (o dei fenomeni) in questione e proporlo alla comunità scientifica